San Liberato

statua, ca 1750 - ca 1750
Bossi Lorenzo (notizie Metà Sec. Xviii)
notizie metà sec. XVIII

Personaggi: San Liberato. Attributi: (San Liberato) teschio; giglio. Abbigliamento religioso: saio. Figure: angeli. Elementi architettonici: piedistallo. Oggetti: cartiglio con iscrizione. Decorazioni: racemi vegetali

  • OGGETTO statua
  • MATERIA E TECNICA stucco/ modellatura/ pittura
  • ATTRIBUZIONI Bossi Lorenzo (notizie Metà Sec. Xviii)
  • LOCALIZZAZIONE Arcevia (AN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Come si apprende dallo storico locale Anselmo Anselmi (1890), la statua in stucco, assieme alle altre sette che decorano le nicchie delle pareti laterali dell'aula della chiesa, fu realizzata alla metà del Settecento dall'architetto e plasticatore romano Lorenzo Bossi. L'artista nel 1750 decorò anche la sala principale del Palazzo dei Priori della città "coll'immagini rilevate delle principali virtù" (G. Crocioni, 1909). Tuttavia dello stuccatore non abbiamo altre notizie, tanto che nei dizionari più recenti (S. Partsch, 1996) il suo nome si lega alla sola impresa decorativa della chiesa arceviese. In essa le figure di santi fuoriescono dinamicamente dalle nicchie, animando plasticamente le pareti e conferendo all'insieme dell'aula un gradevole sapore rococò, sottolineato dai toni tenui delle tinteggiature recentemente ripristinate. La statua rappresenta San Liberato, figura tra le più oscure dell'agiografia francescana. Di lui sappiamo che fu signore di Loro Piceno, ma rinunziando al titolo di nobiltà, divenne frate minore. La conversione avvenne probabilmente durante il terzo soggiorno nelle Marche di San Francesco, poiché Liberato viene identificato con quel "ricco e gentile cavaliere", di cui parlano i "Fioretti", incontrato dal poverello d'Assisi presso Sarnano. Ritenuto modello di perfetta osservanza della regola, i seguaci ne conservarono le spoglie mortali in una cappellina di proprietà dei signori di Brunforte, promulgandone il culto e la memoria. Il processo di canonizzazione fu tuttavia avviato nel 1797 e si concluse solo nel 1868, per l'ingerenza di alcune nobili famiglie che ne rivendicavano la discendenza. Anche Arcevia fu annoverata tra le città di origine della famiglia e la sua statua nella chiesa di S. Francesco di Piazza fu espressamente voluta da padre Serafino Pagni (P. Santini, 1984)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100034919
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ancona e Pesaro e Urbino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
  • DATA DI COMPILAZIONE 1983
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1988
    2003
    2003
    2007
  • ISCRIZIONI sul cartiglio in basso - SAN LIBERATVS CONFESSOR/ E COMITIBVS BRVNFORTY ET LAURI/ PATRITIIS ROCCONTRADENSINVS/ SERAPHICAE RELIGIONIS ALUMNUS/ CUM GENERE ATQUE UIRTVTIBVS/ PATRIAM ILLVSTRAUERIT/ FRANCISCANVM HOC TEMPLUM/ SACRA IPSIVS EFFIGIE DECORANDU. CONSODALES COENOBITAE/ STAIUERUNT - lettere capitali - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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