Cristo crocifisso con la Madonna e San Giovanni Evangelista
dipinto,
ca 1301 - ca 1350
All'interno di una cornice a motivi geometrici e vegetali e decorazioni a finta cosmatesca, è raffigurato Cristo crocifisso tra la Madonna e San Giovanni Evangelista. L'aureola di Cristo è evidenziata da una punzonatura cuoriforme, mentre i nimbi dei dolenti sono raggiati
- OGGETTO dipinto
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MISURE
Altezza: 267 cm
Larghezza: 160 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Spoletino
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Pittore Affine Al Maestro Di Fossa
Maestro Della Sacrestia Di Sant'agostino A Montefalco
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Francesco (ex)
- INDIRIZZO Via Frà Giordano, 221, Giano Dell'umbria (PG)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Per le notizie storico-critiche relative all'intero complesso decorativo dell'abside si rinvia alla scheda OA 1000220249-0. Per quanto concerne il dipinto in oggetto, è da evidenziare che la figura di Cristo nell’impostazione generale mostra una chiara dipendenza dai modelli assisiati e in particolare dalla Crocifissione realizzata da Giotto nel transetto destro della Basilica Inferiore. Infatti, come nella raffigurazione giottesca, le dita di entrambe le mani, tenute perfettamente parallele, tendono a ripiegarsi verso il palmo richiudendosi quasi a pugno. Le gambe, leggermente inclinate verso destra, assumono la stessa impostazione. Anche la fisionomia del volto è affine. In ambito locale, una simile raffigurazione degli arti è ravvisabile nella croce sagomata del Maestro di San Giovenale di Nocera datata al 1350 circa. Rispetto al corpus di opere assegnate al Maestro di Fossa, la figura del Cristo di Giano, per le peculiarità sopra descritte, mostra analogie con il Gesù crocifisso affrescato nel 1342 nel convento dei Barnabiti in località Campello Alto e con una crocifissione dipinta nella chiesa di Santa Maria della Misericordia a Spoleto. Purtroppo il pessimo stato conservativo di quest’ultimo brano non permette un adeguato confronto con l’affresco gianese. Tuttavia, l’impostazione delle gambe e delle mani risulta essere similare. Oltre alle corrispondenze morfologiche fin qui illustrate, è da sottolineare che anche la pittura morbida e delicata e il marcato carattere espressivo, evidente soprattutto nella figura dolente di San Giovanni, sono elementi che rinviano ai modi del Maestro di Fossa. Alla luce di tali considerazioni è da ritenere che, come già proposto da Castrichini, l’anonimo artista attivo in San Francesco sia una personalità piuttosto vicina al Maestro di Fossa
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000220249-5
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
- DATA DI COMPILAZIONE 2022
- ISCRIZIONI in basso - PRO ANIMA SVI PATRIS ET MATRIS - caratteri gotici - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0