motivi decorativi

rilievo 1276 - 1300

Elemento architettonico frammentario, modanato con ampia gola e cordolo, a sezione mistilinea, con lobo centrale aggettante; le ali laterali, analogamente agli altri esemplari simili, avrebbero dovuto avere un andamento leggermente curvilineo. La gola è arricchita da una sequenza di motivi a punta di diamante, regolarmente distanziati. La fascia corre all'interno di una cornicetta dal profilo aggettante e a punta, con due tipi di inclinazioni: in quella alta con uno spigolo nella parte bassa; in quella inferiore con lo spigolo che emerge più o meno dalla metà della fascetta

  • OGGETTO rilievo
  • MATERIA E TECNICA pietra calcarea/ scultura
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italia Centrale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Ducale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Ducale
  • INDIRIZZO Via Federico da Montefeltro, Gubbio (PG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il rilievo è probabilmente parte di una struttura complessa - una fontana? - di cui sono stati rinvenuti altri elementi conservati sia nello stesso deposito di Palazzo Ducale sia all'interno del Museo Diocesano di Gubbio, tutti caratterizzati dalla presenza, al centro della gola - e per tutta la larghezza - di motivi decorativi a punta di diamante disposti in sequenza, molto simile a quello del collarino del capitello della colonnina al centro della bifora collocata nella parete nord est dell'antico Palatium Communis (ora incorporato nella parete sudovest del cortile). La tipologia decorativa si riscontra soprattutto in ambito viterbese (vedi in particolare la decorazione a fascia della parte superiore della Loggia dei Papi, eretta nel 1267). Il termine cronologico è interessante poiché se si suppone che l'elemento della scheda presente possa derivare da una fontana, distrutta a seguito della edificazione della Corte Nuova del Palazzo Ducale per iniziativa di Federico da Montefeltro, verrebbe indicata una sostanziale coincidenza di date con la frenetica attività centro italiana di erezione di fontane e di sistemazione di acquedotti nella seconda metà del secolo XIII. La pianta dell'insieme così come ricostruibile in maniera ipotetica sulla base degli elementi esistenti, sembra anch'essa rimandare alla struttura delle fontane duecentesche, in particolare a quella della tipologia perugina con andamento a pianta poligonale con aggetti in forma di lobature nel punto di incontro dei lati. Va segnalata la presenza degli stessi motivi a punta di diamante, all'interno di una cornice però interamente rettilinea, nella parte superiore di alcune delle formelle che affiancano la vetrata circolare della facciata del Duomo di Gubbio. Precisamente, quella con i simboli degli Evangelisti Matteo e Luca e di quella raffigurante l'Agnus dei. Riguardo a quest'ultima, è da rilevare che la fascia decorativa si presenta come aggiunta al rilievo sottostante mentre le altre, per quanto se ne possa discernere da una osservazione a distanza, appaiono ricavate nella stessa lastra di travertino, così come quelle con i simboli degli altri due Evangelisti, pur se decorate a mezze sfere e a mezzi motivi ovoidali. Dell'insieme dell'oggetto della scheda sembrano far parte anche dei frammenti di colonnine di diversa tipologia, lisce e tortili, anche in questo caso divise tra Palazzo Ducale e il Museo Diocesano di Gubbio. Le colonnine sembrano potersi connettere con questo e con gli altri elementi modanati. Lo stato frammentario e la certa dispersione di gran parte dell'insieme di appartenenza ne rendono difficile, al momento, una ricostruzione attendibile. Riguardo alla possibile collocazione originaria dell'insieme, si potrebbe ipotizzare una posizione nello spazio della Platea Communis, prospiciente la cattedrale e gli edifici del potere comunale; piazza che, prima dello spostamento del fulcro degli edifici civili più a valle, in una posizione baricentrica (a partire dal 1321), costituiva il nucleo civile e religioso della città di Gubbio (Bernardi, M. et al, 1991, p. 431). Il bene non era compreso tra quelli sottoposti a inventario e manutenzione da parte della ditta Ikuvium: è stato infatti recuperato dal signor Ersilio Bendelli, addetto si servizi di vigilanza in servizio presso il Palazzo Ducale
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000196792
  • NUMERO D'INVENTARIO 513
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Ducale - Gubbio
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2017
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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