Sogno di Giacobbe, putti reggistemma, stemma gentilizio, stemma cardinaliz io

decorazione pittorica, 1590 - 1599
Savini Salvio (cerchia)
notizie 1580-1609

Finta architettura riproducente mostra con timpano sui lati brevi, include nte cornice ad acanto e finto quadro: paesaggio naturalistico con Giacobbe in primo piano a ds, che riposa disteso appoggiandosi ad un masso sotto u n frondoso arbusto; al centro, in secondo piano, una scala sollevata verso il cielo, percorsa nei due sensi da angeli, e terminante alla sommità ent ro nubi luminescenti a sn, stemma gentilizio della Famiglia Della Corgna-C olonna entro scudo ovale incoronato, sorretto da 2 putti alati poggianti s u timpano spezzato includente testina alata a ds, stemma cardinalizio di F ulvio Della Corgna entro scudo ovale, sorretto da 2 putti alati poggianti su timpano spezzato includente testina alata festoni di frutta e fiori app esi sui lati lunghi della mostra

  • OGGETTO decorazione pittorica
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Savini Salvio (cerchia)
  • LOCALIZZAZIONE Villa del Cardinale
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Episodio centrale nell'ambito del ciclo veterotestamentario delle storie d i Giacobbe, che costituisce il soggetto della sala, descrive il sogno da l ui fatto durante una sosta notturna nel suo viaggio verso Harran: dalla ci ma della scala Dio gli parla promettendo che la terra sulla quale giaceva sarebbe un giorno appartenuta ai suoi discendenti, il popolo di Israele (G enesi, 28, 10-15). Anche in questo caso è plausibile una lettura simbolica basata sull'accost amento tematico tra la figura di Giacobbe e Diomede, l'erede acquisito che darà nuova discendenza ai Della Corgna. Tanto più che la scena è affianca ta dalla raffigurazione dei 2 stemmi sopra descritti, riferibili l'uno al cardinale Fulvio, l'altro alla nuova generazione familiare Della Corgna-Co lonna proveniente dal matrimonio tra Diomede e Porzia, figlia di Camillo C olonna. Pertanto, questa figurazione, sia per il significato simbolico del soggetto centrale che per l'inserimento degli emblemi araldici, va ricollegata con la presenza in questa sala dei 4 ritratti - alquanto riman eggiati e ridipinti - che raffigurano, accanto alle rispettive consorti Gi ovanna Baglioni e Porzia Colonna, il valoroso condottiero Ascanio ed il gi ovane e prestante Diomede, l'uno di fronte all'altro. L'accostamento dei ritratti alle storie di Giacobbe non è infatti casuale, come non lo è la scelta di questo particolare soggetto biblico, comunque diffuso nella pittura dell'epoca, ma presente qui con una nuova e speciale valenza simbolica, connessa con la storia familiare dei Della Corgna e co n la personale vicenda di Diomede. Secondogenito di Ercole Della Penna e d i Laura Della Corgna, sorella di Fulvio e di Ascanio, fu adottato da quest 'ultimo che non aveva figli, divenendo erede del nome e dei beni della nob ile famiglia. E' a questo legame ereditario e all'investitura legittima che allude dunqu e il soggetto della sala completato nel suo significato dall'aggiunta dei ritratti: in questo modo Diomede veniva ad onorare la memoria dell'illustr e padre adottivo, morto nel 1571 dopo aver condotto alla vittoria l'eserci to cristiano nella battaglia di Lepanto. Successivamente alla morte dello zio Fulvio, avvenuta a Roma il 4 marzo del 1583, Diomede ereditò anche i beni personali del cardinale e, tra questi, la Villa: spettò dunque a lui anche il compito di portare avanti l'impresa decorativa intrapresa dal suo predecessore, come suggerisce la scelta tematica qui operata. Nel loro complesso, le sette scene sono ritmicamente collocate tra le lune tte perimetrali, lungo una fascia decorativa che circonda il dipinto con i l "Sogno di Giacobbe" raffigurato al centro della grande volta a padiglion e; e sono proposti come "finti quadri" inglobati nel tessuto ornamentale d elle grottesche, la cui trama risulta qui alquanto diradata e composta di elementi semplificati e ripetitivi, rispetto al complesso del piano terra, dello scalone e del vestibolo del primo piano, cronologicamente omogeneo e antecedente. La rappresentazione del ciclo di Giacobbe - insieme, come vedremo nelle sa le successive, a quello di Abramo e della Genesi - viene incontro alla vol ontà di arricchire con l'inserimento di brevi testi sacri, peraltro altame nte simbolici, il tessuto allegorico delle decorazioni e rinnovare con nuo vi soggetti la trama figurativa delle grottesche. L'inserimento di episodi vetero-testamentari corrisponde infatti ad una prassi tipica della fine d el '500 che non altera nè squilibra in alcun modo la struttura narrativa p resistente: i nuovi soggetti vengono collocati sullo stesso livello espres sivo degli altri elementi decorativi e dunque riassorbiti, come i paesaggi o le scene mitologiche o le allegorie, nella trama generale. Tra i tanti esempi, rientra in un ambito stilistico particolarmente vicino al Savini e agli artisti attivi alla Villa, il caso, analizzato dalla Vas etti relativamente all'attività fiorentina del Poccetti e dei suoi collabo ratori, di palazzo Salviati-Gerini: rinnovato intorno al 1593, fu decorato a grottesche con l'inserimento di storie bibliche (Abramo, Isacco, Giacob be) ispirate ad una nota e riconoscibile fonte iconografica, la serie dell e incisioni, raccolte sotto il titolo di "Quadrins Historiques de la Bible ", eseguite da Bernard Salomon per le edizioni italiana, tedesca, inglese e spagnola della Bibbia edita da Jean de Tournes a Lione verso la metà del secolo XVI. Interessante notare come proprio gli affreschi di palazzo Sal viati, ed in particolare le grottesche della volta della sala di Abramo - attribuita dalla studiosa ad un anonimo "Maestro delle Storie di Abramo" - mostrino di appartenere ad un ambito stilistico tangente, se non coincide nte, con quello attivatosi nella decorazione della Villa, col quale condiv ide elementi compositivi e modelli di rif
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000077937
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 2001
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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