Natività di Gesù e la Beata Margherita de la Metola

dipinto, 1400 - 1449

Personaggi: Madonna; S. Giuseppe; Gesù Bambino; Beata Margherita de la Met ola; angelo. Architetture: capanna. Oggetti: mangiatoia. Animali: bue; asi no

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • AMBITO CULTURALE Ambito Umbro
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Domenico
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il 4 novembre 1919 il mensile 'La cieca della Metola' pubblicava il ritrov amento dell'affresco "...presso la porta laterale...di un bel Presepe, man cante la testa alla figura della Vergine, che ha di fronte una Santa domen icana con il rosario fra le mani, ritenuta S. Rosa da Lima in forza delle memorie cittadine che narrano eseere stato in quel punto un altare dedicat o a detta santa". Ma la figura femminile menzionata non può eseere identif icata con Santa Rosa da Lima perchè questa nacque nel 1586 cioè due secoli dopo la realizzazione di quest'affresco. E' senz'altro da ritenersi la be ata Margherita di Città di Castello, cieca, che venne accolta nel 1301 nel la chiesa della carità di Città di Castello e seppellita in quello stesso edificio alla sua morte, nel 1320. Al termine dei lavori di costruzione de lla nuova chiesa i Padri Domenicani nel 1424 trasportarono il corpo della Beata in S. Domenico e collocato nell'altare Marchesani (Ascani, 1963). Pe rtanto l'affresco dovrebbe risalire al secondo, terzo decennio del XV seco lo. Nell'opera compare anche la raffigurazione della Natività con il San G iuseppe allineato all'immagine dell Vergine e della Beata, il che ha fatto supporre ad alcuni storici (Valentini, 1988), dato che il suo culto nel M edioevo non esisteva ancora, che la particolare venerazione che la Beata n utriva verso il Ssanto, facilitò la diffusione della sua venerazione, dive nendo così protagonista delle scene sacre accanto alla Vergine e al Bambin o. Lo stato di conservazione dell'affresco non consente un'analisi precisa dello stile ma si può di certo affermare che il suo anonimo autore dovett e conoscere l'arte senese della fine del Trecento, riuscendo però incapace di riproporne esattamente le formule e tendendo pittosto ad un processo d i semplificazione che allontanò i suoi prodotti dagli interessanti risulta ti tardo-gotici della produzione senese. Porzione di parete affrescata div isa in vari riquadri rettangolari da linee bianche e rosse e con cornice c osmatesca in alto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000075795
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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