altare - a edicola, complesso decorativo - bottega romana (sec. XVII)

altare a edicola,

Corpo centrale aggettante costituito da mensa d'altare, coppia di colonne su zoccolo e timpano spezzato affiancato da altra coppia di basi, colonne con zoccolo e cornicione arretrati. Mensa e basi dotate di specchiature marmoree; zoccoli decorati da tarsie di marmi policromi. Le colonne inquadrano la pala d'altare con cornice marmorea, e sono sormontate da capitello corinzio e dado; cornicione aggettante e timpano semicircolare spezzato, decorato da rosette e palmette. Al centro del timpano cimasa in tela dipinta a finto rilievo, dotata di acroteri: croce centrale su monte e ai lati 2 stelle a 8 punte

  • OGGETTO altare a edicola
  • MATERIA E TECNICA marmo/ scultura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Romana
  • LOCALIZZAZIONE Terni (TR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Tra il 1626 e il 1630 si registrano i lavori di rifacimento della chiesa. L'arciduca Leopoldo era fratello degli imperatori Massimiliano e fFerdinando. Possedeva un frammento del cranio di S.Valentino ed era legato da stretti rapporti con l'ordine dei Carmelitani. Passato da Terni il 21 maggio 1625 e visitata la basilica, dacise di far realizzare a sue spese l'altare maggiore del santo. Si conserva nell'archivio di Stato di Roma la corrispondenza dell'arciduca con i carmelitani in tale circostanza (1628-30). L'evento fu occasione per l'ingrandimento del coro e per la totale ristrutturazione dell'interno con la realizzazione delle cappelle a spese dei privati e del Comune di Terni (v. Riformanze). L'iscrizione oggi visibile ricorda la particolare devozione dell'arciduca verso il santo. Tuttavia essa è stata rifatta in occasione dei restauri del 1991, sbagliando la trascrizione della data presumibilmente da 1632 a 1622 (cfr. scheda n.67942 (Leoncini)). I lavori iniziarono il 15 dicembre 1626. La consacrazione avvenne il 20 luglio 1630. Il corpo del santo era collocato in cassa di marmo collocata sotto l'altare maggiore. E nel frontespizio dell'altare si leggeva (Angeloni, 1646) un'iscrizione mandata dallo stesso arciduca il 16 agosto 1630: D.O.M./SACELLUM HOC D.VALENTINO TUTELARI SUO/SERENISSIMUS LEOPOLDUS ARCHIDUX AUSTRIAE OB/ACCEPTUM,GRATI ANIMI ET STUDII ERGO IMPENSE/VENERABUNDUS EXCITAVIT/A.D.MDCXXXII. La zona presbiteriale è stata rialzata e dotata di nuova pavimentazione nel 1970, in quell'occasione sono stati demoliti i gradini di accesso all'altare e si è posto il nuovo altare al centro del presbiterio
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000067901-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
  • ISCRIZIONI nel timpano, su tela - DOM / SACELLVM.HOC.D.VALENTINO / TVTELARI.SVO. / SERENISSIMVS.LEOPOLDVS./ ARCHIDUX. AVSTRIAE./ OB SINGVLARE. BENEFICIVM / EIVS.OPITVLATIONE./ DIVINITVS.ACCEPTVM./ IMPENSE. VENERABVNDVS.EXCITAVIT./ A.D.M.D.C.XXII - lettere capitali - a pennello - latino
  • STEMMI zoccolo d'altare sotto le colonne laterali - imperiale - Stemma - Leopoldo D'austria Arciduca - 2 - aquila bicipite del Sacro Romano Impero con corona imperiale e corona d'Austria; scudetto centrale dell'Austria. All'esterno dello scudo in basso è scolpita una figura di ariete
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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