motivi decorativi floreali

anta di finestra,

Parte superiore di due ante di finestra con terminazione a lunetta, sostenute da traverse in legno sul retro e da barre in ferro nella parte anteriore verosimilmente apposte in epoca posteriore

  • OGGETTO anta di finestra
  • AMBITO CULTURALE Ambito Eugubino
  • ATTRIBUZIONI Bernardino Di Nanni Dell'eugenia (attribuito)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Bartolomeo Da Urbino
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Ducale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Ducale
  • INDIRIZZO Via Federico da Montefeltro, 06024 Gubbio (PG), Gubbio (PG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Si ignora l'originaria ubicazione di queste ante di finestra decorate da un pittore che si ispira al ricco patrimonio araldico e figurativo proposto nel palazzo Ducale d'Urbino. Cronologicamente possono essere datate nel decennio tra il 1472 e il 1482, durante la realizzazione e il compimento dei lavori di trasformazione dell'antico palazzo comunale in residenza ducale. Nell'Archivio della Soprintendenza di Perugia è stato possibile rintracciare un preventivo di spesa (£ 60000) per il consolidamento e il restauro dello sportellone, che si ritiene dipinto a olio, eseguito nel 1959-1960. Nella relazione viene sottolineato un generale stato di degrado sia della parte lignea che di quella pittorica, evidenziando la necessità di procedere al consolidamento del supporto, al fissaggio e alla pulitura della superficie pittorica e alla sua reintegrazione. Un ulteriore restauro è stato eseguito nel 1983. Le imposte in legno erano già state segnalate al punto uno di un verbale del 1911 in cui vengono registrati i beni dati in consegna all'appaltatore dei lavori di restauro di palazzo Ducale. L'attribuzione a Bernardino di Nanni dell'Eugenia viene avanzata da Ettore Sannipoli (2008, p. 234 e segg.) sulla base di quanto riportato su un documento del 1477 in cui Francesco di Giorgio Martini lo incarica di dipingere un fregio in Palazzo Ducale. Oltre alla traccia documentaria, Sannipoli propone un confronto con "un'opera coerente con questo background risulta essere la Charitas affrescata nel 1489 sul fronte dell’altare del Sepolcro dei Bianchi (ora nel Museo Diocesano di Gubbio) caratterizzata da un’evidente intenzione di ostentare effetti di illusionismo prospettico, e che sembra risentire dell’arte di Giovanni Santi, delle esperienze pittoriche di Francesco di Giorgio, e di coevi dipinti di artisti perugini" (Sannipoli, cit., p. 235). L'impresa con lo struzzo che stringe nel becco la punta di una lancia e con un cartiglio - la cui scritta, non leggibile in questo caso ma documentabile su altre raffigurazioni - recita, in tedesco antico: ICH KANN VERDAUEN EIN GROSSES EISEN, vale a dire: "Io posso ingoiare (e quindi digerire) un grosso ferro", fa riferimento all'episodio del 1451 nel quale Federico rimase gravemente ferito nel corso di un torneo contro Guidangelo de' Ranieri, rimanendo cieco all'occhio destro a seguito della penetrazione dell'arma tra le sopracciglia
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000062716-1
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1996
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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