decorazioni

porta ca 1472 - ca 1482

Due ante di porta ciascuna divisa in quattro specchi mediante una cornice in leggero aggetto. In ogni specchio è inserita una stella ad otto punte con motivo centrale ad intarsio; tra l'uno e l'altro sono invece disposte delle vedute cittadine ad intarsio. Nel retro la porta è articolata in otto scomparti rettangolari con robuste traverse. Il meccanismo di chiusura è costituito da un chiavistello in ferro battuto; la porta era invece ancorata alla parete mediante robusti perni in legno da inserire in cardini

  • OGGETTO porta
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ intarsio
  • MISURE Profondità: 11 cm
    Altezza: 240 cm
    Larghezza: 120 cm
  • AMBITO CULTURALE Bottega Italia Centrale
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Maffei Luca
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Ducale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Ducale
  • INDIRIZZO Via Federico da Montefeltro, 06024 Gubbio (PG), Gubbio (PG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Non si conoscono esattamente le vicende attraverso le quali le ante finirono nella collezione dell’industriale torinese Riccardo Gualino: acquisite certamente dal mercato antiquario, costituirono comunque importante elemento di arredo del castello di Sestri Levante, costruito attorno al 1925 da Michele e Clemente Busiri Vici con il contributo delle idee di Lionello Venturi, dello stesso Gualino e della moglie Cesarina Gurgo Salice. Dopo il fallimento dell’industriale, la porta entrò nell’insieme dei beni in liquidazione. Attorno ad essa si era tempo sviluppato un forte interesse da parte di collezionisti: in particolare, il senatore Vittorio Cini che, nel 1939, offriva alla Banca 12.000 lire per il loro acquisto; la cifra però fu giudicata troppo bassa dalla direzione che preferì non cederla (ASBI, Banca d’Italia, Segretariato, Pratiche, n. 1455.0. fascicolo 4, pagg. 63-67). L’anno prima, il Municipio di Gubbio aveva avviato trattative con la Banca d'Italia per la cessione in dono dell’arredo. Pur avendo manifestato già da allora disponibilità alla cessione, l'Ente solo nel 1954 (17 novembre) espresse parere favorevole, previa domanda ufficiale del Consiglio Comunale di Gubbio. Sino a quel momento la porta risultava depositata presso un locale della Banca di Torino (via Giovanni Prati, n.5) per conto dell’Amministrazione Centrale (faceva parte della quota di spettanza dell’I.R.I. dei mobili ed oggetti d’arte provenienti dalla Liquidazione Gualino – ASBI, Banca d’Italia, Segretariato, Pratiche, n. 1455.0. fascicolo 4, pagina 115) La porta era stata stimata avere un valore di 50.000 Lire da Guglielmo Pacchioni nel 1932, con ricarico di Lire 29.563,50 rispetto alla precedente stima. Il 21 ottobre 1954 furono trasferite nella sede centrale romana della Banca (Oggetti d’arte provenienti dalla collezione Gualino, in deposito presso la sede di Torino, che vengono trasferiti a Roma: “Due ante di porta intarsiate provenienti dal palazzo Ducale di Gubbio – buono stato di conservazione – valore assegnato Lire 1.500.000”, ASBI, Banca d’Italia, Segretariato, Pratiche, n. 1455.0. fascicolo 4, pagina 170). Infine, nel maggio del 1955, la porta giunse a Gubbio. Subito dopo la restituzione fu operato un restauro ed un altro intervento conservativo è stato eseguito nel 1983. La tradizione locale, che la vuole opera di Luca Maffei, capostipite dell'illustre famiglia di intarsiatori eugubini del XVI secolo, allo stato attuale delle ricerche non trova alcuna conferma di tipo documentario. Si tratta, comunque, di un interessante esempio di tarsia in cui la ricerca prospettica quattrocentesca viene affrontata con un linguaggio molto semplificato. Poiché i lavori del Palazzo Ducale di Gubbio furono realizzati nel decennio 1472-1482, e verosimilmente terminati prima della morte di Federico da Montefeltro (1482), è probabile che l'esecuzione di questa porta, come degli altri arredi lignei superstiti, debba collocarsi nel medesimo lasso di tempo. Una datazione anticipata viene proposta da Santanicchia (2012, pp. 72-73) che ipotizza che la porta fosse connessa allo studiolo in cui Guidantonio da Montefeltro, nel 1419 e nel 1433, firmò alcuni documenti. Farebbe dunque parte del primitivo allestimento di arredi della residenza prima delle sostanziali modifiche apportate da Federico
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000062717-0
  • NUMERO D'INVENTARIO 476
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Ducale - Gubbio
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1996
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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