angeli

dipinto, ca 1315 - ca 1330

Affresco strappato e trasferito su supporto rigido

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Altezza: 170 cm
    Larghezza: 115 cm
  • ATTRIBUZIONI Maestro Espressionista Di Santa Chiara (attribuito): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Ducale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Ducale
  • INDIRIZZO Via Federico da Montefeltro, 06024 Gubbio (PG), Gubbio (PG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'affresco risulta non ancora staccato nel settembre 1929, quando Vivian Gabriel, che dei lavori di restauro del palazzo si era assunto l'onere del finanziamento, chiede a Bertini Calosso alcune delucidazioni sulle ragioni dell'operazione. Nella lettera che Gabriel scrive al soprintendente, viene espresso il dubbio sulla necessità effettiva del distacco, non essendoci segnali di pericolo imminente per l'opera (GNU-AS-B31-Palazzo Ducale, 1929-IX-18). La perizia del 1930-IV-26 (GNU-AS-B31-1930), redatta da Colarieti Tosti, si riferisce ad entrambi gli affreschi oggi ancora in situ; ne indica la misura complessiva (5,5 metri) ma evidentemente l'operazione non andò in porto (almeno completamente) se, alla data dell'11 aprile 1951, Ilio Cricchi presenta un preventivo riguardante "il distacco, il restauro e sistemazione definitiva su telaio del frammento di affresco situato nel salone del Palazzo Ducale di Gubbio." Non viene dato alcun elemento per il riconoscimento dell'opera, tranne la misura dell'area che "si calcola di poco superiore ai 4 metri quadrati" (GNU-AS 1952-IV-14), che permette di riconoscerla nell'altro affresco collocato nello stesso salone di corte. Si deve quindi supporre che nel 1930 solo l'affresco della scheda presente venne effettivamente staccato. Rimane però il dubbio, poiché l'attività del restauratore in Palazzo Ducale non è affatto documentata nella ricostruzione che ne ha fatto Lucandri (2001) che ne ha registrato invece gli interventi in altri edifici eugubini. Manuali (1982, p. 5) ha posto questo frammento in relazione con un documento del 1321 con il quale veniva commissionata per la "salecta dominorum consulum" una Maestà con quattro santi. Il pittore citato nel contratto è l'eugubino Palmerino di Guido, in cui Manuali propone di identificare il Maestro della Croce di Gubbio, ravvisando affinità tra quest'affresco e le opere inserite nel catalogo dell'anonimo maestro (cfr. Fratini, 1987, II, p. 605, p. 647; Parenti, 1994, p. 89). Todini (1989, I, p. 123, p. 139) conferma l'attribuzione al Maestro della Croce di Gubbio, ma propone di identificare in Palmerino di Guido il Maestro Espressionista di Santa Chiara sulla scorta di pareri critici precedenti (cfr. Lunghi, 1984, p. 51-55; 1987, II, pp. 647, 632); al documento del 1321 collega, inoltre, un altro affresco frammentario, staccato dall'attuale palazzo ducale e qui conservato, raffigurante due Angeli disposti ai lati della cuspide di un'edicola marmorea
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000062713
  • NUMERO D'INVENTARIO 416
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Ducale - Gubbio
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1996
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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