mitria, opera isolata - manifattura italiana (fine/inizio secc. XVII/ XVIII)

mitria, 1690-1710

Si tratta di una teletta d'argento in cui all'ordito di fondo formante con la trama il taffetas, è aggiunto un ordito supplementare che lega la tram a d'argento. Il ricamo è effettuato a punto stuoia e piatto. E' usata lami na piatta o avvolta in spirali molto ritorte su accia di seta. La mitria b icuspidata ha armatura in cantone ed è foderata in tela di seta. La franci a sciolta con due capi ritorti in lamina d'argento dorato, avvolto su acci a di seta. Il gallone realizzato a telaio ha decorazione con motivi geomet rici a zig zag, con effetti di ordito, in lamina d'argento dorato su accia di seta bianca. La mitria presenta una cornice a croce comissa capovolta decorata a motivi floreali disposti con il gusto della candelabra. Le part i esterne alla croce richiamano i motivi della stessa a volute più ampie e d esili, arricchite da fiori di gusto naturalistico diversi tra loro i cui pistilli sono scanditi da gemme vitree multicolori. I fanoni richiamano l o stesso motivo floreale e sono contornati da gallone con elementi geometr ici di zig zag. Colori: fondo bianco; decorazione oro e gemme vitree; fode ra rosa

  • OGGETTO mitria
  • MATERIA E TECNICA filo d'argento/ ricamo
    ARGENTO
    SETA
    seta/ tessuto/ ricamo
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo dell'Opera del Duomo
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo di Martino IV
  • INDIRIZZO Piazza del Duomo, Orvieto (TR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La mitria viene talvolta confusa con il rotondeggiante frigio papale (phri gium) detto più tardi tiara. La mitria è conica e finisce a triangolo: ver so l'alto qualche volta, si presente bicorne. Nel 1049 è nominata per la p rima volta nella Bolla di leone IX che ne concede l'uso all'arcivescovo Eb erardo di Treviri, per lui e per i suoi successori, secondo l'uso romano " in ecclesiastico officio": la mitria è in uso a diverse categorie ecclesia stiche. Nel 1052, lo stesso Papa concede la mitria ai canonici di Besancon , ma solo in relazione a determinate funzioni. La mitria nel Xv sec. cambi a notevolmente forma diventando molto più alta allargandosi ai lati a part ire dal giro sulla fronte fino ai "ab corni" ossia alle punte triangolari che la determinano in alto. Gli ornamenti sono più eseguiti con galloni, b ensì a ricamo, spesso arricchiti da lamine d'oro e da gemme. Alla voce "co stume" dell'Enciclopedia Universale dell'arte la mitria risulta avere orig ine dal Camalaucum romano, forse per i caratteristici pendagli simili ai f anoni della mitria
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente pubblico non territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000061165
  • NUMERO D'INVENTARIO 11/ 69 n. 5
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
  • STEMMI familiare - Stemma - Degli Atti Vincenzo (1696-1716) - Rappresenta due leoni rampanti, affrontati da un ramo di palma di argento dorato in campo rosso. Lo stemma è sovrastato da cappello verde con sei na ppe per parte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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