Madonna con Bambino

gruppo scultoreo, ca 1347 - ca 1347
Andrea Pisano (attribuito)
1290 ca./ post 1348

La Madonna è in piedi e regge con la mano sinistra il figlio, che è seduto sul suo avambraccio. Il Bambino, volto verso di lei, le tocca un lembo della veste sullo scollo. La Madonna con leggero movimento ad "anchement", si volge verso il Bambino. Sopra la veste le ricade un mantello. I capelli sono raccolti indietro e fermati sulla fronte da una fettuccia, che trattiene anche un pesante velo sfrangiato lungo i lati che le ricade indietro. Sono presenti tracce di policromia

  • OGGETTO gruppo scultoreo
  • MISURE Profondità: 28 cm
    Altezza: 98.5 cm
    Larghezza: 40 cm
  • ATTRIBUZIONI Andrea Pisano (attribuito)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo dell'opera del Duomo
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Soliano
  • INDIRIZZO piazza Duomo, 24 - Orvieto (TR), Orvieto (TR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Franci riferisce la Madonna con Bambino e due angeli frammentari , prima di essere trasferiti nel museo, costituivao un unico gruppo scultoreo che si trovava in un tabernacolo all'interno della cattedrale. Le colonnine e le mensole d'imposta sarebbero quelle frammentarie tuttora conservate nel museo. La larghezza dell'impianto strutturale della scultura, la solidità delle masse, l'ampiezza dei panneggi contrastano con l'eccessiva levigatezza delle forme, con la minuzia descrittiva e raffinati grafismi cui ha indugiato lo scultore, ed è proprio questo il motivo per cui la critica per tanto tempo ha dibattuto intorno alla paternità dell'opera, riscontrandovi la mano di Andrea Pisano o quella di suo figlio Nino. Si tratta infatti di un'opera molto discussa dalla critica a partire dal 1933, anno in cui per la prima volta viene negata la tradizionale attribuzione a Nino Pisano. Layni e Cellini proprongono il nome di Andrea, oltre che per motivi stilistici ,entrambi gli studiosi rinvengono in alcuni documenti di pagamento contenuti nei registri dell'Opera del Duomo le basi per la loro attribuzione: i documenti, infatti, parlano di numerosi viaggi fatti da Andrea da Pisa per prendere una Maestà destinata ad Orvieto. Tale porposta attributiva per Lanyi sarebbe avvalorata anche dalle similitudini tra questa Madonna e le porte del Battistero di Firenze fuse in bronzo da Andrea. Cellini tenta una ricostruzione dell'interno gruppo scultoreo che si doveva trovare nella lunetta della porta di Postierla della cattaedrale di Orvieto, probabilmente tripartita da due colonnine tortili attualmente nel museo, ma facenti parte, secondo la ricostruzione del Monumento De Braye di Arnoflo di Cambio. Il gruppo secondo Cellini era costituito dalla Madonna con Bambino e da due angeli mutili conservati nello stesso museo. L'attribuzione ad Andrea è stata accolta dalla maggior parte della critica, solo Lavagnino, Toesca a Negri Arnoldi la credono opera di Nino
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000061050
  • NUMERO D'INVENTARIO 16903
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1986
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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