S. Stefano Protomartire
decorazione a intarsio
1859 - 1859
Mari Ludovico (xix Sec)
XIX sec
Saracinelli Girolamo (xix Sec)
XIX sec
Perali Carlo (xix Sec)
XIX sec
Palmieri Nicola (notizie Sec. Xix)
notizie sec. XIX
Palmieri Costantino (xix Sec)
XIX sec
Palmieri Giuseppe (notizie, Sec. Xix)
notizie, sec. XIX
Mezza figura di Santo frontale. Ha l’aureola, la chierica resa con puntini neri dipinti, indossa una dalmatica molto ricamata, è imberbe ed è raffigurato giovane. Tra le mani sorregge un libro chiuso
- OGGETTO decorazione a intarsio
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MATERIA E TECNICA
legno di ciliegio/ intarsio
legno di acero/ intarsio
legno di agrifoglio/ intarsio
legno di bosso/ intarsio
legno di sorbo/ intarsio
legno di tiglio/ intarsio
- AMBITO CULTURALE Bottega Orvietana
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ATTRIBUZIONI
Mari Ludovico (xix Sec): progettista
Saracinelli Girolamo (xix Sec): esecutore
Perali Carlo (xix Sec)
Palmieri Nicola (notizie Sec. Xix)
Palmieri Costantino (xix Sec)
Palmieri Giuseppe (notizie, Sec. Xix)
- LOCALIZZAZIONE Basilica Cattedrale di Maria SS.ma Assunta
- NOTIZIE STORICO CRITICHE S. Stefano è considerato il primo martire cristiano; fu uno dei sette diaconi nominato dagli apostoli. Fu lapidato dopo aver suscitato le ire dei componenti del sinedrio. Il Santo è raffigurato giovane, con tratti somatici delicati, sbarbato, indossa la dalmatica dei diaconi. Suo attributo specifico sono le pietre, che regge sul suo capo, sulle spalle, nelle pieghe della veste o su un libro appoggiato ai suoi piedi. S.Stefano regge con mano una palma e a volte un incensiere. Riguardo le notizie complessive sulla storia del coro ligneo, vedi scheda generale: Coro Ligneo. La fattura di questa tarsia è documentata al 1859 (Fumi, op. cit., p. 280) quando fu tolta l’antica, in pessime condizioni e sostituita con una nuova, eseguita su lucido, dell’antica. L’originale, attualmente nei depositi del Museo dell’Opera del Duomo di Orvieto, fu eseguita da un intagliatore senese tra il 1329 e il 1370 (Garzelli, op. cit., p. 48 e segg; A.O.P.S.M., Mem. e Contratti, 1353- 1364, c.51; Ivi, ??. IN, 1370 agosto 24). La nuova tarsia fu eseguita durante i grandi lavori ottocenteschi che interessano il coro ligneo, dal 1859 e diretti da Ludovico Mari e Girolamo Saracinelli; l’esecuzione materiale spetta a uno dei collaboratori del Mari e del Saracinelli; Carlo Ferali, Nicola, Giuseppe e Costantino Palmieri (vedi annotazioni: Roma, Archivio Centrale dello Stato, AA.BB.AA:, I vers., a. 1860-1890, b. 533)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà persona giuridica senza scopo di lucro
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000060759
- NUMERO D'INVENTARIO 14549
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Umbria
- DATA DI COMPILAZIONE 1994
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2012
- ISCRIZIONI ai lati - S. STEFAN/ PTO MAR/ TIR - capitale - a intarsio - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0