navicella portaincenso, opera isolata - bottega Italia centrale (19)

navicella portaincenso,

La navicella ha il coperchio lavorato a sbalzo che si apre solo per metà; sulla parte che non si apre vi è lo stemma del comune di Orvieto. Ha decorazione fitomorfa e alle estremità due conchiglie con volute. Lo stesso motivo è presente sulla fascia superiore della coppa che ha anche una decorazione a godronatura. Il fusto che presenta un nodo ovale conduce a una base rotonda con cornice incisa con foglie intrecciate

  • OGGETTO navicella portaincenso
  • MATERIA E TECNICA argento/ sbalzo/ cesellatura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Italia Centrale
  • LOCALIZZAZIONE Basilica Cattedrale di Maria SS.ma Assunta
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La navicella o navetta è un recipiente metallico destinato a contenere l’incenso e generalmente accompagna il turibolo, dove l’incenso viene bruciato e ne riprende i motivi ornamentali. In epoca antica erano destinate a questo uso delle scatole cilindriche di avorio di origine e tradizione pagana. Solo nel XIII secolo apparve la forma a navicella con la coppa schiacciata e allungata, munita di due valve incerniate al centro che fungono da coperchio, in cui si volle riconoscere un’affinità di forma con la barca e quindi un simbolo della Chiesa. Questa navicella presenta sul coperchio lo stemma della città di Orvieto: è costituito da uno scudo sormontato da una corona e recante quattro disegni simbolici rappresentanti la croce, l’aquila, il leone e l’oca. In esso è riassunta la storia della città: la corona è quella reale del Medioevo; la croce è insegna del Comune guelfo; l’aquila incoronata fu data ai dai Romani a Orvieto mentre il rastrello d’oro sul suo petto fu concesso da Carlo d’Angiò nominandola “città regale”; il leone rampante con lo stocco nella zampa destra ricorda l’alleanza con Firenze mentre le chiavi che esso stringe nella sinistra furono date da Papa Adriano IV col motto “Fortis et fidelis” a riconoscimento della fedeltà di Orvieto verso la Chiesa; l’oca, che ritta con una zampa su un sasso regge con l’altra una palla, allude all’origine etrusca della città sacra a Giunone oppure all’essere stata una colonia di Roma
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000060402
  • NUMERO D'INVENTARIO 13404
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1994
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2012
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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