fusto di acquasantiera, elemento d'insieme di Scalza Ippolito (attribuito) (ultimo quarto 16)

fusto di acquasantiera,

La parte inferiore del fusto è costituita da una sorta di vaso che poggia su un piede decorato con un motivo di piccoli petali. Il corpo del vaso è poi decorato con una decorazione “a squame” ed è attraversato da quattro fasce di marmo in rilievo che lo percorrono nel senso dell’altezza e corrispondono alle sirene decorative della soprastante vasca. Su questo primo elemento poggia una semisfera leggermente più grande del vaso, decorata. Su un piccolo elemento di raccordo si imposta poi un nodo decorato con quattro piccole maschere dalle strane fattezze: volto antropomorfo o grandi orecchie dalle quali partono due volute a simulare due bande di capelli. Le testine sono in corrispondenza delle soprastanti sirene e sono intervallate da un motivo decorativo circolare. Al di sopra c’è un alto fusto colonna

  • OGGETTO fusto di acquasantiera
  • MATERIA E TECNICA marmo/ scultura
  • ATTRIBUZIONI Scalza Ippolito (attribuito): disegnatore
  • LOCALIZZAZIONE Basilica Cattedrale di Maria SS.ma Assunta
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Perali attribuisce tre delle acquasantiere del Duomo ai disegni dello Scalza e fra queste è compresa “quella che ora sta alla porta del Corporale e prima era alla porta di Canonica ed ha la data 1587” (Perali, 1919, p. 233). Ippolito Scalza (1532-1617) architetto e scultore orvietano, lavorò molto nel Duomo, dove fu nominato capomastro nel 1567. Tra le opere più notevoli la Pietà (1579) gruppo scultoreo situato nel transetto. Nel corso dei secoli la morfologia delle acquasantiere varia in modo notevole. Alcuni esemplari bizantineggianti (come quello di Torcello, XII sec.) hanno la vaschetta ornata da animali. In età gotica lo stelo fu ornato da vere e proprie statue, come nel caso di quella attribuita a Giovanni Pisano nella Chiesa di S. Giovanni Fuori Civitas a Pistoia (fine XII sec.), mentre nel Rinascimento il sostegno torna ad essere ornato, molto più semplicemente, da frutti e ghirlande (es. l’acquasantiera del Duomo di Lucca, scolpita da M. Civitali). Quelle orvietane riflettono dunque questo cambiamento del gusto; al contrario nell’epoca barocca prevarrà una decorazione monumentale (es. l’acquasantiera di S. Pietro in Vaticano)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000060195
  • NUMERO D'INVENTARIO 12948
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1994
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2012
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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