Scultura raffigurante: leone (non ha canale di scolo sul dorso) ben delineato, muscolatura agile, costole rilevate da “strigliature”, folta chioma, muso con occhi con la pupilla forata, così come il naso, bocca spalancata con denti in evidenza. Grossa fenditura al di sopra della zampa posteriore destra, lacune sulla criniera e sul naso, la superficie è attaccata da diversi agenti organici: funghi, licheni e muffe

  • OGGETTO doccione
  • MATERIA E TECNICA travertino/ scultura
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italia Centrale
  • LOCALIZZAZIONE Basilica Cattedrale di Maria SS.ma Assunta
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Con il termine “doccione” si intende indicare un elemento che, sporgendo dalla copertura di un edificio, serve per scaricare in un canale l’acqua piovana raccolta. Costituito essenzialmente da una lastra concava o da un tratto di canale, è stato spesso, fin dall’antichità, arricchito di figurazioni fantastiche. I doccioni che finsero rosoni, teste di leone o di lupo negli edifici classici, divennero mostri, demoni, draghi nel periodo medievale e gotico e non poche volte furono usati con funzione unicamente decorativa. In Orvieto sono per lo più in forma d’animale (cane, leone, lupo) raarmente con arricchimenti dettati dalla fantasia dell’artista. Il materiale con cui essi venivano realizzati è il travertino, usato per l’intero Duomo, che si estraeva dalle cave di Porano e castellonchio dei Monaldeschi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000060102
  • NUMERO D'INVENTARIO 12855
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1994
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2012
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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