Apostolo
statua,
1560 - 1570
Sinibaldi Raffaello Detto Raffaello Da Montelupo (e Aiuti)
1504-1505/ 1566-1567
Figura intera maschile lavorata a tutto tondo, leggermente rivolta verso sinistra. Ha i capelli ricci, con evidente stempiatura e una corta barba ricciuta. Indossa una veste senza maniche, che arriva a metà polpaccio ed è stretta in vita da una cintura. Completa l'abbigliamento un semplice mantello che copre la spalla sinistra. Il braccio destro è proteso in avanti e sostiene un libro aperto. Il sinistro è piegato e si appoggia ad un asse o ad un'asta che forma un tutt'uno con la base
- OGGETTO statua
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ATTRIBUZIONI
Sinibaldi Raffaello Detto Raffaello Da Montelupo (e Aiuti)
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Scalza Ippolito
Toti Fabiano
- LOCALIZZAZIONE Basilica Cattedrale di Maria Santissima Assunta già Santa Maria della Stella
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La realizzazione delle statue di Apostoli collocate nelle dodici nicchie al di sopra del rosone ebbe inizio nel 1860, sotto la direzione di Raffaello da Montelupo. Il lavoro fu terminato nel 1570, quando lo scultore fiorentino era già morto da tre anni. Lo stesso Raffaello da Montelupo scolpì tre statue di Apostoli nel 1560 (A.O.P.S.M., Rif., 1560-1571, Maggio 5, c. 17); altre tre furono scolpite su disegno del Montelupo e condotte a Orvieto dalla cava di Civitella nel 1564 (Ivi, 1564, Marzo, c. 139 v). Nel 1566 altre tre statue furono abbozzate dall'orvietano Ippolito Scalza (Carli, 1965, p. 71), successore del Montelupo nella carica di capomastro. Fabiano Toti, anch'egli nativo di Orvieto, lavorava un'altra statua di Apostolo nel 1567 (A.O.P.S.M., Rif., 1560-1571, aprile 21, c. 268 v). Secondo una parte della critica, a Ippolito Scalza e Fabiano Toti andrebbero attribuite le ultime statue sulla destra, presumibilmente realizzate nella fase conclusiva del progetto. Distinguere la mano di questi tre diversi scultori nelle dieci statue di Apostoli cinquecentesche giunte fino a noi (due statue, il S. Giacomo Maggiore e il S. Giovanni Evangelista, furono distrutte da un fulmine nel 1795 e rifatte nel 1796-1797 da Vincenzo Pacetti) risulta tuttavia molto difficile, anche perché le sculture furono con tutta probabilità eseguite da vari collaboratori su disegno dei tre artisti (vedi anche Carli, 1965, p. 71)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione persona giuridica senza scopo di lucro
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000059801
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Umbria
- DATA DI COMPILAZIONE 1994
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0