tessuto, frammento - manifattura umbra (seconda metà sec. XV)

tessuto ca 1470 - ca 1499

Tessuto di lino bianco decorato con trame supplementari di cotone blu. Frammento di tessuto umbro con decorazione disposta in fasce orizzontali parallele; verosimilmente doveva appartenere ad una tovaglia munita di una sola cimosa. Le bande figurate presentano i seguenti motivi: a) frammento di modulo (parte inferiore di c); b) come a; c) serie di leoni, sulla cui coda posa un uccello, separati da un elemento vegetale verticale; d) coppia di uccelli affrontati alternati ad un motivo triangolare; questo modulo di base si alterna alla sua metà longitudinale; e) come d ma rovesciato; f) serie di unicorni alternati ad un albero sul quale si posa un falco e da cui rami pende uno scudo; numerosi elementi floreali riempiono gli spazi vuoti; un caprone ed una capra stanno affrontati ad un elemento vegetale

  • OGGETTO tessuto
  • MATERIA E TECNICA lino/ tessuto/ trama lanciata
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Umbra
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Nazionale dell'Umbria
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo dei Priori
  • INDIRIZZO Corso Pietro Vannucci, 19, Perugia (PG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Questo caratteristico tessuto si inserisce nella produzione di oggetti d'arredamento comunemente chiamati "tovaglie perugine", molto diffusi non solo in Umbria. Il confronto con l'iconografia determina un ambito cronologico di produzione molto ampio: troviamo tovaglie (nella variante rosso e blu su bianco) nella tavola di Simeone e Machilone nel Museo dell'Opera del Duomo d'Orvieto e nel dossale di San Felice di Giano nella Galleria Nazionale dell'Umbria. Le loro origini sono probabilmente ancora più lontane, forse risalenti al X secolo. La produzione delle "tovaglie perugine" proseguirà almeno fino al secolo XVI. Nulla di certo è emerso circa i luoghi di produzione, ma esemplari affini sono presenti, oltre che nelle regioni confinanti con l'Umbria, anche in Friuli e in aree dell'Europa centrale e orientale. Tecnicamente rispondono a caratteristiche molto omogenee: presentano bande blu con figure (trame supplementari di cotone) su fondo di lino bianco ottenuto con varianti dell'armatura diagonale. Esami chimici condotti su un numero limitato di campioni hanno permesso di individuare il colorante azzurro: si tratta di indigetina (colorante "al tino", denominazione relativa al procedimento di tintura), principio colorante contenuto nell'indaco indiano ma anche nel guado, pianta coltivata in Europa centrale e meridionale. I temi principali impiegati nella decorazione di questi manufatti sono ispirati alla lotta tra il bene e il male esplicata mediante figure animali affrontate, altri motivi sono desunti dal repertorio cristiano o cortese cavalleresco. Il frammento in esame è giunto in Galleria dai Musei Civici ma se ne ignora la provenienza. E' datato da Santi (1969, p. 189) alla fine del XV secolo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000016804
  • NUMERO D'INVENTARIO 803
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Galleria Nazionale dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Galleria Nazionale dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1996
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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