dipinto, insieme di Bisconti, Organtino di Mariano, Pagani, Lattanzio (secondo quarto sec. XVI)

dipinto, ca 1549 - ca 1549

Tavola centinata con predella sicuramente ridotta rispetto alle misure originarie

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Altezza: 277 cm
    Larghezza: 168 cm
    Spessore: 9 cm
  • ATTRIBUZIONI Bisconti, Organtino Di Mariano (attivo Perugia, 1529-1564)
    Pagani, Lattanzio (notizie 1535-1582)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Alfani Orazio
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Nazionale dell'Umbria
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo dei Priori
  • INDIRIZZO Corso Pietro Vannucci, 19, Perugia (PG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Originariamente nella chiesa dei Camaldolesi di Santa Margherita in Porta Sole, l'insieme passò all'Accademia di Belle Arti in seguito alle demaniazioni napoleoniche del 1810. La tavola principale, attribuita ad Orazio Alfani, entrò in Pinacoteca già con l'attribuzione ad Organtino di Mariano e la predella a Lattanzio Pagani. Esistono documenti di pagamento del 15 dicembre 1547, del 23 febbraio e del 16 maggio 1548 nei quali si ricorda che Lattanzio Pagani e Organtino riscossero alcuni fiorini per questa pala. Santi (1985, p.196, con bibliografia precedente) ricorda alcuni interventi fatti sulla sola tavola da Giacinto Boccanera nel secolo XVIII a causa del cattivo stato di conservazione del supporto. Federica Zalabra riconosce assonanze con parte del fregio farnesiano, inserito nel percorso museale della GNU a Palazzo dei Priori, nonché forti contatti con la cultura di Vincenzo Pagani. Daniele Simonelli, nel recente studio per la mostra L'Altra Galleria (2022, pp. 524-529) rileva però che tangenze più evidenti siano con la parte alta della pala di Santa Maria del Popolo (1548-1549) di Cristofano Gherardi detto il Bocino ipotizzando anzi il possibile uso degli stessi cartoni per le due opere, tanta è la vicinanza dei due gruppi con la Madonna, gli angeli che le volano e i volti dei due santi sottostanti. Viste le forti ascendenze gherardiane delle composizioni, continua Simonelli, non è illecito supporre che pure Lattanzio, molto vicino professionalmente al Bocino, possa aver preso parte all’esecuzione della tavola di Santa Margherita. Riguardo alla predella, Simonelli concorda con la critica precedente nell'assegnarla esclusivamente a Lattanzio, rilevando che "nella scena centrale del Martirio trasse spunto in modo diretto da un’incisione di Antonio da Trento, ricavata da un disegno del Parmigianino"
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000016411-0
  • NUMERO D'INVENTARIO 370
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Galleria Nazionale dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Galleria Nazionale dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2023
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI COMPONENTI

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