Polittico di Sant'Agostino. S. Girolamo

polittico, post 1502 - ca 1515

Polittico a due facce, la cui cornice originaria è andata perduta

  • OGGETTO polittico
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Vannucci Pietro Detto Perugino (attribuito): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Nazionale dell'Umbria
  • INDIRIZZO Piazza Giordano Bruno, 10, Perugia (PG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel 1495 gli Agostiniani decisero di far eseguire una grande pala d'altare per la loro chiesa. Il 25 aprile dello stesso anno affidarono il lavoro a Mattia di Tommaso da Reggio, maestro di legname. La grande macchina lignea doveva essere a due facce, con una struttura classicheggiante ispirata ad un arco trionfale romano. La ricostruzione della originaria struttura architettonica ha da sempre presentato numerosissimi problemi. Il lavoro di carpenteria fu terminato nel 1500. Nel 1502 venne stipulato il contratto con Perugino, per l'esecuzione della parte pittorica e per la doratura della struttura architettonica. L'esecuzione dell'opera iniziò fra il 1503 e i l 1507, per proseguire con più impegno nel 1508, quando il Perugino si trovava a Perugia; il lavoro però non fu portato avanti con impegno costante. Nel 1512 probabilmente il Vannucci aveva già realizzato i pannelli rivolti verso la navata, dal momento che viene pagato più di metà del compenso pattuito. Da questa data in poi furono realizzate tutte le altre parti della pala, rivolte verso il coro. La grande macchina d'altare era certamente terminata nel 1523, anno della sua morte, poiché gli eredi citano i frati agostiniani per il pagamento di quanto era ancora loro dovuto. La pala ebbe purtroppo vita breve. Già nel 1580 davanti alla tavola con il Battesimo venne posto un tabernacolo dipinto e dorato da Onorio da Giuliano e nel 1654 la struttura venne tolta, divisa in due parti poi appese alle pareti dell'abside. Nel 1683, le due fronti vennero smontate e le varie tavole separatamente collocate nelle pareti del coro; la cornice fu demolita e ai vari pannelli furono aggiunte cornici in stucco. Quando alla fine del XVIII secolo Stefano Canzacchi avviò i lavori di ammodernamento della chiesa, le tavole furono definitivamente rimosse. Nel 1797 il commissario francese Jacques Pierre Tinet, requisiva sei di esse: quella raffigurante S. Irene e S. Sebastiano, quella con S. Agostino e S. Giovanni Evangelista, l'altra con S. Giacomo minore e S. Ercolano, tre tondi con S. Bartolomeo, la Vergine annunziata e S. Paolo. Le tavole furono portate a Parigi e oggi sono sparse tra vari musei. Nel 1863 le tavole rimaste a Perugia, furono demaniate e trasferite in Pinacoteca. Nel 1958 i quattro tondi con gli Evangelisti, che facevano parte della "capsa"(struttura che collegava il polittico con la zona presbiteriale), vennero concessi in deposito alla chiesa agostiniana. A seguito del recente restauro è stata proposta una nuova lettura iconografica dei santi e una nuova disposizione spaziale di alcuni pannelli, tra cui l'arcangelo Gabriele e la Vergine annunciata e gli otto piccoli scomparti che stavano ai lati dei quattro scomparti con le storie della vita di Cristo. (cfr. Santi 1985, pp. 118-119; Gardner von Teuffel, 2004, pp. 141 - 149; Garibaldi, 2004, p. 294 con bibliografia precedente)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000016319-0
  • NUMERO D'INVENTARIO 238, 243, 245, 246, 247, 249, 250-259, 260-261, 264, 297-298, 301-302
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Galleria Nazionale dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Galleria Nazionale dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1987
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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