Madonna con Bambino
dipinto
ca 1325 - ca 1330
Meo Di Guido Da Siena (attribuito)
notizie, 1319-1334
Il supporto è costituito da tre assi di pioppo, vincolate con perni lignei e sostenute da due traverse inchiodate sul retro. La cornice è lavorata a parte e ancorata al supporto prima della stesura dell’incamottatura, composta da un’unica tela di lino a trama molto fitta, stesa su tutta la superficie anteriore. Gli strati preparatori sono in stucco di gesso e colla animale. Le lamine d’oro che rivestono il fondo sono applicate a bolo rosso e decorate con bulino, quelle dei dettagli decorativi a missione. I pigmenti dei colori, tra i quali l’azzurrite e lacche organiche rosse, sono legati con emulsione di colla d’uovo (Manuali, 1992)
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tavola/ pittura a tempera
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ATTRIBUZIONI
Meo Di Guido Da Siena (attribuito): esecutore
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Memmi Lippo
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Nazionale dell'Umbria
- LOCALIZZAZIONE Palazzo dei Priori
- INDIRIZZO Corso Pietro Vannucci, 19, Perugia (PG)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera, proveniente dalla chiesa abbaziale di santa Maria di Valdiponte detta di Montelabate, entrò in Pinacoteca nel 1863 a seguito delle operazioni di demaniazione. L'attribuzione a Meo da Siena spetta alla Vavasour Elder (1909, p. 67) ed è considerata uno dei migliori lavori del pittore senese, per l'estrema raffinatezza formale (bulinatura del fondo oro, lumeggiature del manto della Vergine), pienamente apprezzabili grazie anche all'ottimo stato di conservazione, e per l'intensità emotiva che vi si coglie. A tal proposito Mencarelli (1994, p. 120) sottolinea la derivazione dalla Madonna lignea attribuita recentemente ad Ambrogio Maitani (Lunghi, 1994, pp. 144-147) e rileva notevoli affinità con la produzione miniatoria perugina dell'inizio del XIV secolo (corali di san Domenico e di san Lorenzo) nei motivi decorativi a chimere e figure fantastiche dipinte nelle dodici formelline polilobate delle cornici, datando così la tavola nel corso del terzo decennio del Trecento, tra 1325 e 1330 (Becchis, 2021, p. 194, cat. 17). Nell’opera si coglie l’aggiornamento del pittore alle novità giottesche e lorenzettiane (cfr. Garibaldi 2015, pp. 191-192 con bibliografia precedente)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000016091
- NUMERO D'INVENTARIO 30
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Galleria Nazionale dell'Umbria
- ENTE SCHEDATORE Galleria Nazionale dell'Umbria
- DATA DI COMPILAZIONE 1996
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
2016
2023
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0