Madonna con Bambino e Santi

polittico ca 1320 - ca 1325

Le tavole originarie del pentittico sono state danneggiate da un antico incendio, non è quindi possibile stabilirne la forma originaria e la tipologia della cornice. Il supporto di ogni elemento è costituito da un'unica asse di pioppo. La superficie anteriore di tutti i pannelli è rivestita da un'incamottatura in tela fitta sulla quale è steso uno stucco in gesso e colla. La lamina d'oro è applicata su bolo rosso e decorata a bolino

  • OGGETTO polittico
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera
  • ATTRIBUZIONI Meo Di Guido Da Siena (notizie, 1319-1334): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Nazionale dell'Umbria
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo dei Priori
  • INDIRIZZO Corso Pietro Vannucci, 19, Perugia (PG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il pentittico fu requisito dai commissari napoleonici nel 1810 dalla chiesa di San Domenico, smembrato entrò nel 1810 nella quadreria dell'Accademia e successivamente in Galleria, dove la tavola con San Giovanni Battista venne reimpiegata nella ricomposizione del grande polittico (invv. 1, 2, 3, 1068) di Meo proveniente dall'abbazia di Montelabate (Santi 1969, pp. 61-62 con bibliografia precedente). Quest'opera può essere cronologicamente collocata tra la Madonna (inv. 8) della stessa raccolta e il polittico già a Valdiponte (invv. 1, 2, 3, 1068) in un arco cronologico compreso entro la prima metà del secondo decennio del Trecento (Mencarelli 1994, p. 115). Nel pentittico, infatti, Meo pone particolare attenzione non solo alla monumentalità delle forme, di estrazione giottesca, ma anche alla pittura di Cavallini, richiamato dal denso chiaroscuro e dall'intensità psicologica conferita ai Santi. Mostra di conoscere, inoltre, il trittico affrescato da Pietro Lorenzetti nella cappella Orsini della basilica inferiore di Assisi, databile tra il 1310 e il 1315. (Per confronto vedi Garibaldi, 2015 con bibliografia precedente). La tavola con Sant'Andrea proviene da un acquisto effettuato dal Comune di Perugia su segnalazione di Luigi Carattoli nell’aprile del 1871. Era stato Adamo Rossi a segnalargli che don Marzio Luciano Romitelli, canonico del Duomo, era in possesso di un frammento di un “quadro di Meo da Siena, che sarebbe il compimento della Gran Tavola esistente nel Corridojo della Pinacoteca, lo Scrivente sarebbe di pare(re) di devenire anche all’acquisto di questo, e d’invitare il Municipio ad occuparsene.” (5 Dicembre 1870 da Bastia: AS PG, ASCP, Amministrativo 1871-1953, Carteggio, Busta 30). Inizialmente venne però inserita nel Polittico di Montelabate, nello spazio dove successivamente trovo posto la tavola con San Pietro Apostolo. Il pentittico aveva certamente questa forma nel 1885 (come risulta dal Registro 20, Inventario compilato dall'economo comunale Edoardo Andrei)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000016074-0
  • NUMERO D'INVENTARIO 13.0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Galleria Nazionale dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Galleria Nazionale dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1996
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2016
    2022
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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