scene della vita di Cristo

dittico

Dittico con episodi della vita di Cristo, ricavato da una stessa zanna e da un medesimo blocco d'avorio, come indicano le linee di crescita visibili sul retro. La valva sinistra raffigura l'Adorazione dei Magi e la Crocifissione; quella destra, il Giudizio universale e l'Incoronazione della Vergine. Le ante sono profilate da una cornice larga e piatta, e sono divise in due registri, ciascuno inquadrato da quattro archi trilobi con timpano slanciato decorato da crochets ed edicolette (eccetto la scena del Giudizio, campita sotto tre arcate)

  • OGGETTO dittico
  • MATERIA E TECNICA avorio/ incisione/ intaglio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Francese Ambito Parigino Ambito Renano
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Ambito Germania
    Atelier Aux Visages Caractérisés
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo del Bargello
  • INDIRIZZO Via del Proconsolo 4, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Menzionato da Rossi nel 1889, l’avorio è stato riferito all'ambito francese della fine del XIII secolo da Supino (1898). Koechlin (1924) ritenne il manufatto un falso del XIX secolo, eseguito a imitazione dello stile parigino dei primi del Trecento, ossia quello cosiddetto dell'"Atelier aux visages caractérisés". Nel 1936, Morey riconduceva il manufatto all'ambito tedesco per alcuni elementi iconografici messi in relazione con il misticismo tedesco (es. lo svenimento della Vergine colpita al petto da un fiotto di sangue che sgorga dal costato di Cristo; o nell'Adorazione, il dettaglio del Re Magio che addita la stella con la mano guantata). Tale ipotesi è stata rifiutata da Chiesi, che evidenzia come i medesimi soggetti si ritrovano anche su avori intagliati a Parigi negli anni venti del Trecento (cfr. in Ciseri 2018, p. 247). La studiosa per la tensione drammatica, l'affollamento, la composizione delle scene e la resa virtuosistica dei panneggi ha proposto di collocare il dittico alla metà del XIV secolo e, quanto all'ambito di esecuzione, ha messo in luce come l'opera oscilli tra un'attribuzione all'area mosana e renana, da un lato, e all’area parigina dall'altro. Il dittico Carrand mostra infatti affinità con quello della collezione Thompson nell'Art Gallery dell'Ontario (inv. 29109), eseguito in area germanica, in cui la Vergine della Crocifissione è simile a quella Carrand e vi si ritrovano inoltre "le stesse pieghe che si chiudono tra le ginocchia", le braccia abbandonate e il motivo iconografico del getto di sangue dal petto di Cristo. Altri confronti sono stati instaurati con il dittico con scene della vita di Cristo del Cleveland Museum of Art (inv. 1984.158 a/b; Germania) e con una valva con la Crocifissione dell'ex collezione Kofler-Truniger di Lucerna (attr. Francia o Renania). All'ipotesi di una lavorazione presso una bottega di Parigi rimandano "la raffinatezza dell’intaglio, i volti acuti degli angeli cerofori, alcuni tratti anatomici come il naso dalle narici precisamente disegnate, o le vesti degli angeli fermate da grosse spille sul petto": elementi tipici dei manufatti parigini della metà del secolo (cfr. Chiesi in Ciseri 2018, p. 249). La lettura del dittico segue un ordine circolare in senso orario, principiando in basso a sinistra per chiudersi in basso a destra. Affiancando la Crocifissione al Giudizio universale e l'omaggio dei Magi a Cristo all'omaggio di Cristo a Maria, inteso come incoronazione dell'Ecclesia, il dittico esprime il "momento della redenzione e della gloria, con una chiara allusione al messaggio cristiano di salvezza, adatto a un oggetto che serviva da supporto e aiuto per la devozione individuale" (Chiesi in Ciseri 2018, p. 247)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901395396-0
  • NUMERO D'INVENTARIO Collezione Carrand 95, 96
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
  • ENTE SCHEDATORE I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
  • DATA DI COMPILAZIONE 2022
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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