Cristo dell'Apocalisse

altare portatile

Comparto centrale della placca rettangolare. I margini superiore e inferiore sono segnati da un fregio a foglie d'acanto; lo spazio è scandito da due colonne con fusto intagliato a fogliame e capitello corinzio, sui quali si imposta un arco decurtato formato da una fascia di foglie d'acanto, sotto la quale è scolpito il Cristo dell'Apocalisse

  • OGGETTO altare portatile
  • MATERIA E TECNICA avorio/ intaglio, intarsio, incisione, trapanatura
  • AMBITO CULTURALE Ambito Dell'italia Centrale Ambito Italia Meridionale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo del Bargello
  • INDIRIZZO Via del Proconsolo 4, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Si rappresenta il primo capitolo dell'Apocalisse, in cui Cristo è rappresentato in atto di tenere le chiavi della morte e degli inferi; le sette stelle sono gli angeli delle sette Chiese, a loro volta raffigurate nei sette candelabri (Apocalisse I, 12-20). L'immagine è molto fedele alla fonte, seppure manchino i segni dell'alfa e dell'omega, forse in origine dipinti (Gaborit-Chopin in Ciseri 2018, p. 138). Si tratta di un'iconografia rara che si riscontra in miniatura con varianti rispetto all'avorio, e raramente nelle altre arti (timpano del portale della chiesa di La Lande-de-Fronsac, 1130 circa; vetrata dell'Apocalisse della cattedrale di Bourges, inizio del XIII secolo). Un Cristo in trono con la spada nella bocca, senza stelle né chiavi, ma attorniato dalla Vergine e dal Battista, è visibile in una miniatura del Salterio di Sant'Elisabetta (Turingia, inizio del XIII secolo; Cividale, Museo Archeologico, ms. 137). Nel suo aspetto generale, l'iconografia qui scolpita si discosta da quella riscontrabile nei manoscritti spagnoli noti come Beatus, allontanando la possibilità di un'origine iberica (Gaborit-Chopin in Ciseri 2018, p. 139). Altri confronti possono essere instaurati con la Visione tra i candelabri attestata nel XIII secolo nell'Italia centrale (affreschi della basilica di Castel Sant'Elia; Codice veronese, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, mss. Chigi A.IV.74 e Vat.lat. 39) e soprattutto con l'affresco della cripta della Cattedrale di Anagni (XIII sec.), in cui si ritrovano la spada che esce dalla bocca di Cristo, le stelle, la chiave dell'inferno nelle sue mani e i sette candelabri. L'acconciatura di Cristo richiama inoltre quella degli angeli del paliotto eburneo di Salerno (Amalfi o Salerno, fine dell'XI secolo)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901395353-1
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
  • ENTE SCHEDATORE I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
  • DATA DI COMPILAZIONE 2022
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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