Ascensione. Ascensione
scomparto di trittico
Placca incorniciata da cornice con doppia modanatura, con la fascia esterna piatta e liscia. Nella parte superiore, Cristo benedicente, seduto su un globo stellato sorretto da due angeli. Al di sotto, due angeli volano a testa in giù, collegando la zona inferiore, dove gli apostoli si accalcano attorno alla Vergine, collocata al centro. Nella parte mediana dello spazio centrale, fiancheggiata da alberi d'ulivo, l'iscrizione in maiuscole greche
- OGGETTO scomparto di trittico
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MATERIA E TECNICA
avorio/ intaglio, incisione, foratura
- AMBITO CULTURALE Ambito Costantinopolitano
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
- LOCALIZZAZIONE Palazzo del Bargello
- INDIRIZZO Via del Proconsolo 4, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Avorio bizantino tra i più pregevoli per l'eleganza delle pose, il ritmo dei panneggi, l'attenzione ai dettagli e la padronanza dell’uso del trapano. Tali caratteristiche lo inscrivono nel cosiddetto "gruppo di Romano", legato alla corte imperiale tra la metà e la fine del X secolo. Secondo Cutler (1991; 1994), l'importanza dell'iscrizione, tratta dagli Atti degli Apostoli (I, II), che riporta l'esortazione che gli angeli rivolgono agli apostoli, è rilevante per anticipare la datazione agli anni del regno di Costantino VII Porfirogenito (945-954). Essa si trova, a livello compositivo, nel punto centrale dove convergono due triangoli contrapposti: uno parte dalla base dell’avorio e ha come vertice Cristo, l'altro scende dagli angoli del margine superiore e trova il suo vertice in mezzo alle teste degli angeli capovolti. La medesima disposizione iconografica, seppur semplificata, si ritrova nel coperchio del cofanetto del Württembergisches Landesmuseum di Stoccarda (X secolo) e nella formella centrale di un trittico conservato al Victoria and Albert Museum di Londra (inv. 152-1879). La disposizione dei quattro fori agli angoli e la loro forma hanno consentito di ipotizzare si tratti della placca centrale di un trittico: i quattro fori servivano per fissare, in alto e in basso, due listelli orizzontali, nei quali a loro volta si incardinavano i pannelli laterali (Gaborit-Chopin in Ciseri 2018, p. 67). Quanto alla provenienza, la prima attestazione è ottocentesca, quando la placca si conservava nella collezione del principe Soltykoff, del quale Jean-Baptiste Carrand era consigliere e fornitore. Quest'ultimo, che collaborò alla vendita dei beni Soltykoff, l'acquistò per se stesso nel 1861
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901395349
- NUMERO D'INVENTARIO Collezione Carrand 37
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
- ENTE SCHEDATORE I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
- DATA DI COMPILAZIONE 2022
- ISCRIZIONI al centro - ANΔPEC ΓAΛIΛAIOI | TI ECTHKATE BΛEΠON|TEC EIC TON OYPANON - capitale - a incisione - greco antico
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0