Il canino nero. paesaggio

stampa,

Paesaggi: strada; alberi. Animali: cane. Costruzioni: case

  • OGGETTO stampa
  • MATERIA E TECNICA carta/ acquaforte
  • ATTRIBUZIONI Fattori Giovanni (1825/ 1908)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo della Grafica di Pisa
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Lanfranchi
  • INDIRIZZO Lungarno Galilei, 9, Pisa (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Bonagura (1987) data questa lastra agli anni di tirocinio grafico di Giovanni Fattori (1885 c.): esistono infatti delle analogie stilistiche tra questa stampa e il gruppo di incisioni dedicate alle assolate stradine di Firenze e dintorni. Sin dai primi anni di studio delle tecniche incisorie, Giovanni Fattori sperimenta un tratto sottile e netto e sviluppa una capacità di resa chiaroscurale che “dagli anni eroici della macchia era stata dal Fattori sempre meno impiegata in pittura” e che adesso “ritorna ad imporsi e a trionfare con un’espressione tanto più intensa in quanto è purificata dall’elemento sensorio del colore” (Tinti, 1926, p.32). La Collezione Timpanaro possiede tre esemplari di Canino nero (nn. inv. 2708, 2709, 2710): la prova di stampa (n. inv. 2708) si caratterizza per un più definito e leggibile segno grafico e per una velatura più uniforme, mentre questo esemplare si distingue dall’altro foglio (inv. n. 2709) per il colore più tenue del suo supporto (carta avorio chiara). La datazione dei diversi esemplari è molto difficile da stabilire, in quanto Giovanni Fattori nel corso della sua vita non esegue mai delle tirature sistemiche. Solo nel 1925, in occasione del centenario dalla nascita dell’artista, viene eseguita una ristampa di tutte le acqueforti (a cura dell'editore fiorentino Primo Benaglia), in esemplari numerati e timbrati. A seguito di questa ristampa le matrici sono donate da Giovanni Malesci, erede di Giovanni Fattori, al Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi di Firenze. Un’altra ristampa è eseguita nel 1958 in occasione di una mostra allestita a Roma presso la Calcografia Nazionale. Pertanto, vista l’assenza di timbri o numerazioni relativi alle due ristampe sopracitate, è possibile ipotizzare che questa stampa in Collezione Timpanaro corrisponda a una tiratura postuma, realizzata entro il 1925
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901392850
  • NUMERO D'INVENTARIO 2710
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • DATA DI COMPILAZIONE 2023
  • ISCRIZIONI sul foglio, in alto a sinistra - 50 - a matita -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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