Madonna col Bambino tra due angeli
scultura,
Bardi Donato Detto Donatello (1386 Ca./ 1466)
1386 ca./ 1466
scultura
- OGGETTO scultura
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ATTRIBUZIONI
Bardi Donato Detto Donatello (1386 Ca./ 1466): scultore
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Michele Da Firenze
Della Robbia Luca
Lorenzo Ghiberti (seguace)
Benedetto Da Maiano
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Collezione del Comune di Prato
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Pretorio
- INDIRIZZO Piazza del Comune, Prato (PO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il rilievo in terracotta era stato in passato attribuito a Michele da Firenze, collaboratore del Ghiberti (Marchini 1958), e prima ancora alla cerchia dei Da Maiano o dei Della Robbia, finché che la revisione di Bellosi non ha ascritto l'opera al giovane Donatello. Questa più recente attribuzione è ormai accolta dalla critica, confermata anche dall’altissima qualità e originalità del tabernacolo, modellato fra 1415 e 1420 dall’artista, che realizzerà, tra il 1430 e il 1438, il celeberrimo Pulpito esterno della Cattedrale pratese, destinato all’ostensione della Sacra Cintola. L’opera propone una complessa architettura a edicola classica, vicina ad altri esempi donatelliani, come il tabernacolo di Parte Guelfa in Orsanmichele, e ghibertiani. Le figure emergono dinamicamente dal fondale e sono rese palpitanti dalla sicura rapidità e maestria del modellato che suggerisce, più che descriverli a fondo, gli scattanti volumi degli angeli, come fossero quinte teatrali dai mossi panneggi, nonché le più quiete forme del regale, imponente gruppo centrale. A contrastare con questi particolari, quasi a tutto tondo, sono invece soltanto accennati da un basso rilievo i due profeti nei pennacchi della nicchia, intenti ad assistere al muto colloquio fra Madre e Figlio
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901390753
- NUMERO D'INVENTARIO 1876
- ENTE SCHEDATORE Comune di Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 2021
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0