San Giovannino Martelli. San Giovanni Battista
statua,
1455 - 1460
Desiderio Da Settignano (1430 Ca./ 1464)
1430 ca./ 1464
Base
- OGGETTO statua
-
MISURE
Altezza: 173 cm
Larghezza: 47 cm
-
ATTRIBUZIONI
Desiderio Da Settignano (1430 Ca./ 1464)
-
ALTRE ATTRIBUZIONI
Donatello
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale del Bargello
- LOCALIZZAZIONE Palazzo del Bargello
- INDIRIZZO Via del Proconsolo 4, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Vasari e alcune fonti precedenti rammentano la scultura di San Giovanni in casa Martelli come omaggio di Donatello al suo benefattore Roberto Martelli. Nel testamento di Francesco Martelli (1581) venne precisato il vincolo della statua alla famiglia Martelli e al Palazzo della famiglia, tanto che gli eredi del sec. XVII dovettero inoltrare una pubblica richiesta per trasferire l'opera dal Palazzo Martelli di via Larga a quello di via della Forca (Omaggio Donatello 1985). Fino al secolo scorso la scultura è stata costantemente riferita a Donatello, mentre nel Novecento la critica ha formulato pareri contrastanti, dividendosi tra l'attribuzione a Donatello e quella a Desiderio da Settignano. Lanji per primo ha proposto il nome di questo ultimo e Planiscig, fra gli altri, azzarda anche una collocazione nel periodo giovanile del settignanese; un riferimento agli anni 1450-1460 è accolto inoltre dalla Cardellini. Si noti che anche i sostenitori della tesi donatelliana, fra cui Janson, datano l'opera entro il sesto decennio del secolo XV, nonostante i precedenti e usuali riferimenti della critica al 1430 circa. La tesi a favore di Desiderio è stata avvalorata dal significativo documento rintracciato da Beck (1984) e ricordato dalla Gaeta Bertelà che attesta le relazioni esistenti fra Desiderio e i Martelli. Più di recente la critica continua ad essere divisa tra le due attribuzioni: tra i riferimenti più significativi ricordiamo quelli di Rosenauer favorevole all'attribuzione a Desiderio pur riconoscendo delle affinità con opere donatelliane. A sostenere l'attribuzione a Donatello gli studi di Parronchi e della Civai che esaminando i documenti di casa Martelli ha reperito un pagamento a Donatello nel 1442 che confermerebbe i rapporti esistenti tra Donatello e la famiglia fiorentina, ma in realtà non probanti per l'attribuzione del San Giovannino. Anche Gentilini e Caglioti sembrano orientarsi verso una attribuzione a Donatello. Per quanto riguarda il passaggio al Bargello della scultura, la vicenda fu assai travagliata e si può ricostruire dettagliatamente tramite la documentazione dei primi anni del Novecento conservata nell'Archivio del Museo Nazionale, citata nella accurata scheda della Gaeta Bertelà in Omaggio a Donatello, insieme ai documenti che riguardano l'appartenenza a casa Martelli
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900287042
- NUMERO D'INVENTARIO Bargello Sculture 435
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 1989
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2004
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0