Statuetta raffigurante una Nereide semisdraiata su una tigre o pantera marina
statuetta,
Porzellan-manufaktur Meissen (dal 1710 Fino Ad Oggi)
dal 1710 fino ad oggi
Statuetta con figura femminile seduta su animale di fantasia marino
- OGGETTO statuetta
- AMBITO CULTURALE Manifattura Di Meissen
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ATTRIBUZIONI
Porzellan-manufaktur Meissen (dal 1710 Fino Ad Oggi)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria d'Arte Moderna/ Lascito Laguzzi
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
- INDIRIZZO Piazza de' Pitti 1, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'esemplare appartiene alla collezione del sacerdote Giacomo Laguzzi, da lui stesso donata il 17 agosto 1943 all'allora R. Soprintendenza alle Gallerie per le provincie di Firenze Arezzo e Pistoia (vedi Verbale con l'elenco delle opere consegnate, dove la siglatura alfa numerica associata alle singole voci corrisponde a quella indicata sull’etichetta apposta su ciascun esemplare). La collezione fu depositata a Palazzo Pitti presso il Museo degli Argenti (ora Tesoro dei Granduchi), dove fu esposta dopo gli eventi bellici e successivamente trasferita nella guardaroba della Galleria d'Arte Moderna. Essa è costituita da centotré miniature su lastre in porcellana aventi in prevalenza come archetipi dipinti, da venticinque piatti (dodici appartenenti a una serie con raffigurate scene ispirate alle opere di Richard Wagner e i rimanenti decorati con raffigurazioni di gusto naturalistico o tratte da dipinti di maestri dei secoli precedenti) e ancora da sessanta esemplari tra statuette, scatole, vasi e gruppi scultorei. Sempre per volontà del Laguzzi, a questo nucleo sono stati aggiunti nel 1946 alcune miniature, sempre su lastra in porcellana. L'esecuzione dei manufatti che formano questa raffinata e variegata raccolta è prevalentemente riconducibile alle fabbriche di porcellane attive a Dresda, ma anche in Turingia (vedi il marchio di fabbrica presente su quasi tutti gli esemplari), ed è databile tra la fine dell'Ottocento e non oltre il 1942, in riferimento all’anno della sua donazione. Questa collezione vanta anche la presenza della principale manifattura di porcellane tedesca, quella di Meissen fondata nel 1710 da Augusto il Forte, Elettore di Sassonia e re di Polonia. Il nucleo riunito dal Laguzzi è costituito da ventotto sculture, come rivelato dalla presenza su di esse del marchio con le due spade incrociate. Vi sono soggetti rappresentativi della produzione di questa fabbrica, quali gli animali, ma anche in linea con il gusto dell’epoca e quindi comuni ad altre manifatture di porcellane, come le riduzioni dalla statuaria antica, le figure allegoriche, oltre ai putti e ai fanciulli di gusto arcadico pastorale e ancora a gruppi con scene galanti, allegoriche e mitologiche. Nonostante la comunanza di generi, le sculture di Meissen sono riconoscibili per la raffinatezza del modellato, per il candore della porcellana e per il raffinato decoro pittorico, dove presente. Il marchio di fabbrica è riprodotto in blu sottovernice prevalentemente al di sotto della base e in genere è accompagnato da sigle impresse nella pasta prima della cottura, tra cui quella solitamente alfa numerica identifica il modello dell’esemplare rappresentato, mentre l’altra è ipoteticamente da ricondurre alla maestranza che l’ha eseguito. In taluni casi, sugli esemplari in policromia vi è anche un numero realizzato a pennello, forse da riferire al decoratore. La presenza nella collezione Laguzzi di esemplari di Meissen non decorati trova giustificazione con i soggetti rappresentati di gusto antiquario o allegorici, ad eccezione di una fanciulla che gioca con un cagnolino e di un orientale danzante, che richiama le “chinoiserie” eseguite nella fabbrica fin dai primi anni di attività. Il gruppo qui presentato raffigura una Nereide trasportata da una pantera o tigre marina sulla quale è semi sdraiata. Nella raccolta Laguzzi sono presenti altre tre composizioni, sempre con protagonista una Nereide di cui in una è variata nella posa rispetto alla nostra, ma sempre semi sdraiata su un simile animale di fantasia (inv. OdA Pitti 2141), mentre nelle altre due è rappresentata seduta su un toro (inv. OdA Pitti 2142-2143). Per le comuni dimensioni e caratteristiche del modellato questi quattro esemplari sono da ritenersi appartenenti a una serie e verosimilmente potevano essere disposti in coppia e in controparte. Il tema che li caratterizza è di gusto antiquario e trova esplicazione sia nelle raffigurazioni di “thiasos marini”, sia nelle pitture pompeiane riprodotte nelle tavole incise de “Le antichità di Ercolano esposte” (8 voll., Napoli, Regia Stamperia, 1757-1792, vol. III, “Le pitture antiche d’Ercolano”, 1762, p. 87, tav. XVI, p. 93, tav. XVII e p. 97, tav. XVIII). Per motivi conservativi non è stato possibile visionare il nostro gruppo nella sua interezza e quindi riscontrare la marca, la cui presenza è tuttavia indicata nella relativa voce del Verbale della donazione Laguzzi, dove viene riferita alla Manifattura di Meissen. Tale affermazione trova conferma dall’osservazione della composizione con la citata Nereide sul toro (inv. OdA Pitti 2142-2143), dove è visibile la marca della fabbrica tedesca con due spade incrociate sia nella più comune versione dipinta in blu, che a impressione nella pasta. Quest’ultima non ha trovato riscontro nei repertori dei marchi di fabbriche di porcellana finora consultati. Tuttavia possiamo ipotizzare che fosse destinata ai manufatti di gusto neoclassico, come il nostro, poiché il candore della porcellana visivamente evoca il marmo
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901143286
- NUMERO D'INVENTARIO OdA Pitti 2140
- ENTE SCHEDATORE Le Gallerie degli Uffizi
- DATA DI COMPILAZIONE 2020
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
dichiarazione autografa (1)
dichiarazione autografa (2)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0