Discesa dello Spirito Santo. Discesa dello Spirito Santo

dipinto,

Dipinto raffigurane la Discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli. L'opera rappresenta la Pentecoste. Al centro della composizione, la Vergine con le braccia protese verso il cielo per accogliere le lingue di fuoco. ai suoi lati apostoli e santi

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Collignon Giuseppe (attribuito): pittore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Arcivescovile
  • INDIRIZZO Piazza Arcivescovado, Pisa (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, alla fine del XIX secolo, era stato inizialmente attribuito a Pietro Labruzzi (1739 - 1805). Successivamente, con la scoperta dell'iscrizione in basso a sinistra, è stato possibile datare l'opera al 1821 ed è stata attribuita al pittore Giuseppe Collignon (Castelnuovo Berardenga 1778 – Firenze 1863). Benché nel testo di Paliaga e Renzoni del 2005 (Chiese di Pisa. guida alla conoscenza del patrimonio artistico) si faccia accenno al dipinto di Collignon come opera situata nel braccio sinistro del transetto della San Francesco di Pisa fra il 1821 e il 1898 e ora perduta, è possibile identificarla con il dipinto conservato oggi nel Palazzo dell’Arcivescovado. Il dipinto viene citato infatti da Ettore Romagnoli in "Biografia cronologia di bell'artisti senesi" nella biografia dedicata all’autore (vol. XII, pp. 597-598), ed è ricordato in alcuni articoli di periodici coevi (Gazzetta di Firenze n.101 del 23/08/1821). La Discesa dello Spirito Santo di Collignon è attestata all'interno della Chiesa di San Francesco da numerose Guide ottocentesche (Serri P., 1833; Grassi R. 1838; Tabani G. 1845). Nell'"Inventario dei beni artistici nel compartimento di Pisa (1860 - 1863)" di Annibale Mariannini l'opera viene descritta all’interno della medesima chiesa sul tredicesimo altare. Lo stemma, in basso a sinistra, insieme all'iscrizione, ha reso possibile identificare il committente dell'opera con Giovanni Francesco Sanminiatelli (nato nel 1742), erede del balì Cosimo Andrea e di Maria Esmeralda Orlandini (cfr.Casini B., I Cavalieri Pisani, membri del Sacro Militare Ordine di S. Stefano Papa e Martire, in Quaderni Stefaniani, 1990). Ammettendo che sia corretta l’ipotesi di Renzoni che attesta il dipinto all’interno della chiesa fino al 1898, è probabile che questo sia stato spostato da San Francesco in occasione di un ulteriore restauro risalente appunto allo stesso anno, in occasione del quale, dopo una lunga chiusura durante la quale l’edificio fu adibito a deposito di carri d’artiglieria, grazie a un Comitato Cittadino il monastero fu restituito ai francescani
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900931198
  • ENTE SCHEDATORE Università di Pisa
  • DATA DI COMPILAZIONE 2021
  • ISCRIZIONI in basso a sinistra, sotto lo stemma - aeque (.......) us ioan / franciscus sanminiatelli / pisanus patricius hares tizzi / erexit a.d. MDCCCXXI - Collignon Giuseppe - a pennello - latino
  • STEMMI in basso a sinistra - gentilizio - Stemma - stemma della famiglia Sanminiatelli - Lo stemma è composto da sei monti dorati su fondo azzurro. ai lati due palmette verdi. in alto al centro è raffigurata una stella. La descrizione dello stemma deriva dal fascicolo 6427 della raccolta Ceramelli Papiani conservata presso l'Archivio di Stato di Firenze
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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