miniatura,
ca 1475 - ca 1499
Il graduale è composto da cc. I+200+I, numerazione in numeri romani in inchiostro rosso fino alla carta 182 poi in numeri arabi. La carta ha 6 tetragrammi in rosso con neumi neri e 6 righe di scrittura gotica in inchiostro nero e per alcune parti in rosso, con capilettera con motivi calligrafici. L'impianto decorativo è costituito da 368 iniziali a filigrana rossa e blu e blu e rossa, 29 iniziali aniconiche ornate e 1 istoriata inserita nella pagina incipit con ricco fregio ornato e figurato
- OGGETTO miniatura
- AMBITO CULTURALE Ambito Fiorentino
- LOCALIZZAZIONE Museo dell'Opera del Duomo
- INDIRIZZO Piazza del Duomo, Pisa (PI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Graduale temporale A fa parte del nucleo di corali eseguiti per la Primaziale e conservati in cattedrale in un armadio, come riporta la Dalli Regoli (1986, p. 148), "situato presso il presbiterio". Nel 1912 risulta in deposito presso l'Archivio Capitolare, come riportato dal Papini (1912, p. 191) dove rimase probabilmente fino al 1986 anno in cui fu portato al Museo. Il Papini (1912) ascrive l'illustrazione del corale a scuola senese del secolo XV. Con la stessa attribuzione e datato alla seconda metà del XV secolo fu anche presentato alla Mostra d'Arte Sacra Antica del 1953 (Stefanini, p. 32). Nel più recente catalogo del museo la Dalli Regoli (1986, pp. 154-155) rileva invece una forte dominante fiorentina presente nelle miniate soprattutto nella pagina-incipit che esprime in pieno la cultura "della libraria fiorentina della seconda metà del Quattrocento" riscontrando nello schema compositivo fondato prevalentemente sull'ornato vegetale una continuità sia con lo stile di Francesco d'Antonio del Chierico sia con quello di Antonio di Niccolò. In entrambi i casi infatti, come nel nostro, le lettere miniate sono molto accurate nei dettagli dell'ornato vegetale, costituito per lo più da foglie acantiformi, fiori quadripetali, caliciformi, peoniformi e pomi eseguiti con brillanti toni di azzurro, rosa, verde su campi d'oro. L'introduzione inoltre nell'ornato di pietre dure, perle, perle d'oro cigliate e lumeggiature dorate tradiscono un forte legame anche con i modi di Gerolamo da Cremona autore fra l'altro delle celebri miniature del Graduale della Libreria Piccolomini a Siena (cod. 23.8). Altri aspetti indicano anche una conoscenza approfondita da parte dell'anonimo miniatore, dei pittori fiorentini della seconda metà del Quattrocento. Il gruppo dei profeti raffigurati nella cornice destra della pagina incipit, l'unica miniatura figurata del codice, sembra infatti appartenere alla iconografia dei dipinti del Botticelli o del Lippi. Per quanto riguarda la cronologia del codice, la Dalli Regoli propone una datazione intorno agli anni '90 individuando una forte similitudine fra l'albarello tenuto dai due angioletti sulla destra decorato da fiori stilizzati e ventagli di penne di pavone, e quello raffigurato nel celebre Trittico Portinari giunto a Firenze nel 1483. Secondo la studiosa infatti, " se il miniatore del corale volle dare tanta evidenza alla citazione del vasetto goesiano, è probabile che gli echi suscitati dal grande dipinto, non fossero sopiti" rendendo quindi plausibile questa datazione
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900769237-0
- NUMERO D'INVENTARIO 2014OPAOA00769237_00
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
- DATA DI COMPILAZIONE 2012
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2014
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0