angelo reggicandelabro
candelabro a statua,
Pericoli Niccolò Detto Tribolo (1500 Ca./ 1550)
1500 ca./ 1550
Cosini Silvio (1495/ 1549 Ca)
1495/ 1549 ca
Candelabro in marmo a statua, raffigurante un angelo
- OGGETTO candelabro a statua
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MATERIA E TECNICA
marmo bianco di Carrara/ scultura/ doratura
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ATTRIBUZIONI
Pericoli Niccolò Detto Tribolo (1500 Ca./ 1550): esecutore
Cosini Silvio (1495/ 1549 Ca)
- LOCALIZZAZIONE Museo dell'Opera del Duomo
- INDIRIZZO Piazza del Duomo, Pisa (PI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Gli angeli cerofori, previsti per le due colonne con capitelli collocate ai lati dell'altare maggiore con al centro il ciborio di Andrea Guardi, mostrano strette analogie d'impostazione e lavorazione, tuttavia l'Angelo reggicandelabro qui in esame presenta lineamenti più marcati ed elementi decorativi d'insieme dai profili più accentuati: le cadenze del panneggio sono più studiate, i bordi della tunica più elaborati come anche le rifiiniture dei calzari e la decorazione del piedistallo del candelabro con mascheroni sono quasi ad altorilievo. A conferma di questa contrapposizione vi è anche la posizione della firma. Il Vasari attribuisce questo Angelo a Niccolò Pericoli, detto il Tribolo, ma ne assegna l'ultimazione a Silvio Cosini, che figura nei pagamenti tra il 1528 e il 1530 come unico autore per la somma di "100 scudi d'oro di sole" ( ASP, Opera 454, c. 25 ). Stando alla versione del biografo cinquecentesco il Tribolo era a Pisa già nel 1525, in quanto amico di Stagio Stagi, e nell'occasione avrebbe iniziato uno dei due Angeli cerofori. Per la lentezza con cui conduceva il lavoro e perché mal pagato, il Tribolo abbandonò l'incarico; a quel punto subentrò il Cosini, impegnato nello stesso periodo a realizzare l'altare maggiore del santuario mariano di Montenero ( Dalli Regoli, 1991 ). Studi recenti confermano la versione vasariana, riconoscendo in questo esemplare quello tribolesco anche per le analogie con i putti scolpiti poco più tardi per la fontana della villa di Castello, presso Firenze. Altri studiosi tuttavia assegnano entrambe le sculture al Cosini ( Dalli Regoli 1984, Casini, 1987 )
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900769191
- NUMERO D'INVENTARIO 2014OPAOA00769191
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
- DATA DI COMPILAZIONE 2011
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2014
- ISCRIZIONI fascia posteriore della veste - Opus Silvii - Cosini, Silvio - a incisione - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0