consacrazione della Cattedrale

dipinto,

Dipinto a tempera su carta, raffigura la Consacrazione della Cattedrale

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA carta/ pittura a tempera
  • ATTRIBUZIONI Ciuti Gaetano (notizie 1819-1831)
  • LOCALIZZAZIONE Museo dell'Opera del Duomo
  • INDIRIZZO Piazza del Duomo, Pisa (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto è stato realizzato da Gaetano Ciuti nel 1829 insieme al "Ritorno vittorioso dei Pisani dalle Baleari". Si trovano nella sala 16 in corrispondenza dell'angolo della parete ovest, messi uno accanto all'altro. Pur essendo privi di alto valore artistico, sono importanti per l'aspetto documentaristico perché testimoniano e comprovano l'esistenza in Cattedrale di due grandi dipinti murali andati perduti non per calamità naturali ma per volere dell'uomo. La storia narra che, durante i lavori di restauro eseguiti tra il 1827 ed il 1831 fu infatti ritenuto necessario abbattere le due pareti laterali del presbiterio che, dopo l'incendio del 1595, tamponando due grandi arcate, erano state innalzate per fare le sacrestie. L'abbattimento di tali pareti avrebbe anche significato la distruzione di due celebri dipinti di Pietro Sorri e Domenico Passignano, rispettivamente raffiguranti, il "Ritorno dei Pisani dalle Baleari" e la "Consacrazione della Cattedrale". Il progetto fu aspramente contrastato da molti uomini di cultura, tra i quali Carlo Lasinio che, quando si rese conto dell'impossibilità di evitare la perdita delle due pitture murali, propone invano il loro trasferimento nella controfacciata del Duomo sopra le porte laterali. Con quale animo Carlo Lasinio valutasse la decisione di sacrificare i due dipinti per installare gli organi appare evidente dalla lettura delle espressioni accorate seguenti (A.O.P.): "[...] ora che siamo nel 1831 furono barbaramente gettati a terra per porvi gli organi - che cose che non si farebbero dai barbari - ed il peggio è che ora gli organi sbalordiscano i canonici quando suonano essendo ristretti in un luogo troppo ottuso, in sostanza vogliono ridurre poco per volta a vera festicciola da bambini il più sublime tempio dell'Architettura rinascente". Sullo stesso argomento il Direttore delle R. Fabbriche Digny si era invece espresso così in una lettera del 4 giugno 1829 all'Operaio Bruno Scorzi che si preoccupava delle critiche (A.O.P.):"[...] sui quadri non si prenda pena per carità, non è più il tempo che siano considerati quali oracoli i voti stampati sulle arti: che che ne sia stato scritto i quadri che Ella propone di abbattere possono esserlo senza danno alcuno per l'arte". Prima della demolizione delle pareti fu dato l'incarico al pittore Gaetano Ciuti di fare le due copie ora esposte al Museo affinchè rimanesse memoria dei dipinti distrutti. Per tale lavoro il Ciuti riscosse quattrocento lire il 12 dicembre 1829. Le due opere rappresentano due episodi significativi della gloria politica e culturale della città di Pisa. La cerimonia della Consacrazione del Duomo, raffigurata dal Sorri si svolse a ridosso di questi avvenimenti. Fuggito da Roma e diretto verso la Francia per sottrarsi alle violenze della fazione imperiale, sua diretta nemica nella lotta per le investiture, il Pontefice Gelasio II sostò a Pisa, dove fu richiesto di consacrare la cattedrale. Il rito si risolse con solennissima pompa il 26 Settembre 1118 alla presenza dei Cardinali e Vescovi del seguito papale e dell'intera Toscana
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900769113
  • NUMERO D'INVENTARIO 2014OPAOA00769113
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • DATA DI COMPILAZIONE 2012
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2014
  • ISCRIZIONI in una cartella in basso - PETRUS SORIUS SENS.PINS/ GAETANO CIUTI DISEGNO' - a inchiostro nero - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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