trasporto della salma di San Guido
dipinto,
Ferretti Giovan Domenico (1692/ 1768)
1692/ 1768
Dipinto a olio su tela, raffigurante il trasporto della salma di San Guido
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Ferretti Giovan Domenico (1692/ 1768)
- LOCALIZZAZIONE Museo dell'Opera del Duomo
- INDIRIZZO Piazza del Duomo, Pisa (PI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela raffigurante "Il Trasporto di San Guido" è stata dipinta a Firenze da Gian Domenico Ferretti ed è stata inviata a Pisa il 1 marzo 1752. L'autore era ben noto in città, dove aveva soggiornato a più riprese fino a pochi anni prima per decorare i saloni di palazzo Ceuli e di palazzo Curini, poi Quaratesi. Della sua capacità, anche di pittore di soggetti religiosi, aveva dato prova con il "Martirio di San Bartolomeo", commissionatogli nel 1748 dagli Upezzinghi per la Chiesa di San Giuliano Terme. Proficui furono per il Ferretti i rapporti con la famiglia Quarantotti, per la quale aveva decorato il palazzo in via Tavoleria. Infatti, Francesco Quarantotti, Operaio della Primaziale dal 1736 al 1755, si adoperò di far ottenere al Ferretti l'incarico della grande in questione. In realtà, il primo ad essere contattato per realizzare "Il Trasporto di San Guido" fu il Conca, che però rifiutò, pertanto l'Operaio Francesco Quarantotti si rivolse immediatamente al Ferretti, che approntò un modello della composizione presentato, già il 25 giugno 1750, ai Priori della città. Conferamata la commissione con il "plauso dei Professori della Pittura", fu stipulato il contratto con l'artista che ricevette un anticipo di 100 scudi. Il 19 febbraio 1752 quando il dipinto arrivò a Pisa assieme al modello, incontrò la soddisfazione dei Priori e dei Deputati; il 24 marzo di quell'anno fu sistemato dirimpetto ai quadri del Conca e del Mancini nella navata centrale del Duomo. Pertanto, la consapevolezza di un confronto diretto tra la sua opera e quella degli altri colleghi illustri non mancò. Il dipinto è un anomalo caso se consideriamo la maniera del Ferretti, quasi un eccezionale esempio del percorso artistico dell'artista, un unicum, neanche definibile maturo. Rappresenta, tuttavia un momento di perfetto equilibrio tra la visione turbata della composizione e la fresca invezione delle singole figure. Ci colpisce soprattutto per la luminosità atmosferica della scena in esso rappresentata. E' la luce di un sereno pomeriggio primaverile, quello del 20 maggio 1688, nel quale le reliquie di San Guido della Gherardesca furono collocate sull'altare che aveva custodito le spoglie di San Ranieri prima della loro traslazione nel transetto meridionale del Duomo ( 25 Marzo 1688 ). Per solennizzare la deposizione delle reliquie di San Guido nell'altare ad esse riservato, tale atto fu preceduto da una processione ( ecco il soggetto dell'opera ) che si svolse sulle gradule intorno al Duomo. Il dipinto non fu apprezzato e dopo essere stato sulla parete della navata meridionale, fu rimosso nel 1847 per far posto al quadro raffigurante Riccardo Cuor di Leone concede privilegi ai Pisani di Giuseppe Bezzuoli, forse ritenuto di qualità migliore o più glorificante
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900769112
- NUMERO D'INVENTARIO 2014OPAOA00769112
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
- DATA DI COMPILAZIONE 2012
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2014
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0