La costruzione di Tebe. scena con veduta classica
dipinto,
1942 - 1942
De Chirico Giorgio (1888/ 1978)
1888/ 1978
Dipinto ad acquerello su carta raffigurante una architettura d'invenzione
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
carta/ acquerellatura
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ATTRIBUZIONI
De Chirico Giorgio (1888/ 1978)
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE "Si tratta del bozzetto di scena realizzato da Giorgio De Chirico per il terzo quadro del balletto 'Anfione' (atto unico, tre quadri), musicato nel 1931 da Arthur Honneger su testo di Paul Valéry, allestito al Teatro alla Scala di Milano il 12 ottobre 1942 con la coreografia di Aurel M. Milloss, scene e costumi di Giorgio De Chirico e direzione musicale di Alberto Erede. [...] Il mélodrame 'Hamphion' narra le vicende del re di Tebe, figlio di Zeus e sposo di Niobe, che col solo suono incantato della sua lira riesce a dare ordine a una natura caotica e a far nascere miracolosamente accordo dopo accordo la splendida città di Tebe, a significare la potenza ordinatrice e creativa della musica. Il lavoro era nato nel 1931 su precisa richiesta formulata a Valèry e Honneger da Ida Rubinstein, che voleva esserne protagonista malgrado il ruolo maschile [...]. Nel 1941, il Soprintendente della Scala Carlo Gatti, desiderando dedicare più spazi alla musica contemporanea e continuare il clima delle "grandi colaborazioni", incarica il coreografo Milloss di pensare a una produzione comprendente, tra le altre opere, l' 'Hamphion' [...]. Per la messa in scena dell' 'Anfione' scenografo e costumista ideale appare subito Giorgio De Chirico, artista di chiara fama e "spirito greco" [...] Le recensioni del tempo ricordano che l'opera fu un successo: parlano di pittura dell'autore delle Muse Inquietanti "spavalda, di un classicismo giacobino, (che) trasgredisce tutte le regle scenotecniche" (R., in 'Corriere della Sera'), e Bruno Barilli su 'Il Tempo' scrisse che "la retorica vigilante e leggiadra del francese Pau Valèry sprofonda sotto i cieli grandi e solenni di G. de Chirico 'pictor optimus' e Archimede della nostra scenografia" (in Fagiolo dell'Arco 1983, p. 103). Il bozzetto in esame [...] si riferisce al terzo quadro (il primo è ambientato nella Via Lattea, il secondo in un brullo paesaggio collinare), ne è probabilmente una seconda versione, dal momento che compare il tempio, ma non la definitiva, documentata da una rara foto di scena di proprietà dello stesso Milloss (archivio presso la Fondazione Giorgio Cini, Venezia). Esistono, pubblicati nel citato studio di M. Fagolo dell'Arco, altri due bozzetti per la stessa scena, un altro per il primo quadro della Via Lattea e una serie di figurini di costumi. Nessuno di questi è di proprietà del Teatro alla Scala, dove manca anche ogni documentazione fotografica." Dott.ssa Elda Edith Palmieri, Soprintendenza PSAE per le province di Milano, Bergamo, Como, Lecco, Lodi, Pavia, Sondrio, Varese
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900749409
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 2014
- ISCRIZIONI recto, margine inferiore - Quinte rosse lateralmente (almeno due per parte) - De Chirico Giorgio - a matita - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0