studi di basi di pilastro per la Sagrestia Nuova/ pianta del convento di S. Lorenzo

disegno, ca 1524 - ca 1524

Sul recto sono delineate basi di pilastro per la Sagrestia Nuova, con scritte autografe; sul verso la pianta frammentaria del convento di San Lorenzo, scritte autografe

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ matita rossa/ penna
  • ATTRIBUZIONI Buonarroti Michelangelo (1475/ 1564): disegnatore
  • LOCALIZZAZIONE Casa Buonarroti
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel maggio del 1519 era morto Lorenzo de' Medici duca d'Urbino; tre anni prima si era spento Giuliano de' Medici duca di Nemours, rispettivamente nipote e fratello del papa Leone X. Il duplice lutto convinse il pontenfice, molto legato alla propria provenienza medicea (era figlio di Lorenzo il Magnifico), a realizzare, riprendendo probabilmente un'idea paterna affidata quasi un trentennio prima a Giuliano da Sangallo, una nuova cappella di famiglia, da collocarsi alla fine del transetto della basilica di San Lorenzo. I defunti delle ultime generazioni medicee, infatti, non trovavano più asilo nella Sagrestia Vecchia, il monumento sepolcrale della famiglia progettato ed eseguito da Filippo Brunelleschi tra il 1422 e il 1428 all'estremità opposta del transetto. La nuova costruzione era destinata a ospitare le tombe di Lorenzo il Magnifico e del fratello di lui Giuliano, oltre che quelle dei due duchi. Questa seconda cappella medicea, nota come Sagrestia Nuova e considerata uno dei punti più alti della carriera di Michelangelo, doveva essere, nelle intenzioni del committente, non più che una replica della sagrestia brunelleschiana; fu però affidata all'artista in un momento per lui particolarmente critico. Non era risolta la storia travagliata della tomba romana del papa Giulio II; e il lavoro per la facciata della baslica di San Lorenzo, al quale, per incarico dello stesso Leone X, l'artista si applicava con grande passione da più di tre anni, veniva di fatto interrotto dalla imposta necessità di progettare un'altra opera. Michelangelo affrontò il nuovo lavoro con Leone X e, a partire dal 1524, con il successore di lui, Clemente VII. Questo disegno raffigura basi di pilastro per la Sagrestia Nuova. In origine due studi erano contenuti in un unico foglio: 10A e 9A. Nel 10A risalta l'interpretazione antropomorfica, che trasforma il profilo della base a destra in basso in un profilo umano che sembra accennare allusivamente a suggestioni dal gotico; mentre le scritte evocano, al di là delle forzature neoplatoniche, i temi esistenziali del tempo e della morte. Le parole "el cielo e la terra" nell'estremo margine, in alto, sono autografe di Michelangelo, e sono ripetute sotto in una grafia più tarda, nella quale alcuni studiosi (tra i quali Paola Barocchi) hanno riconosciuto la mano del pronipote Michelangelo il Giovane. La scritta allude con ogni probabilità all'intenzione di collocare due figure allegoriche, raffiguranti appunto il cielo e la terra, nelle due nicchie ai lati della statua di Giuliano: una delle non poche idee di Michelangelo rimaste allo stadio di progetto all'interno della Sagrestia Nuova. Il riferimento alle basi dei doppi pilastri per le tombe de duchi si deve ad Anny Popp, risale al 1922 ed è stato accettato quasi unanimente dalla critica. Alcuni anni fa Joannides ha invece messo in dubbio tale asserzione, osservando che, come dimostrano le ombreggiature, i due disegni si riferiscono a basi di colonne e non di pilastri, e avanzando l'ipotesi che siano da riferirsi alle irrealizzate tombe papali nel coro della basilica
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900747267
  • NUMERO D'INVENTARIO Inventario degli oggetti d'arte 10 A
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • ISCRIZIONI in alto a destra - 10 - Buonarroti, Michelangelo - corsivo - a matita -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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