studi per un torso virile e per un braccio destro/ studi per un torso virile, per un braccio, per un nudo di schiena
disegno,
ca 1533 - ca 1535
Buonarroti Michelangelo (1475/ 1564)
1475/ 1564
Sul recto sono presenti studi per un torso virile e per un braccio destro; sul verso studi per un torso virile, per un braccio, per un nudo di schiena e altri schizzi non autografi
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta/ matita nera
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ATTRIBUZIONI
Buonarroti Michelangelo (1475/ 1564)
- LOCALIZZAZIONE Casa Buonarroti
- NOTIZIE STORICO CRITICHE E' stato appurato senza incertezze dalla critica, a partire dal Panofsky, che uno dei due schizzi di figura presenti nel possente studio anatomico del recto di questo disegno, e cioè il torso virile, è la generosa risposta di Michelangeloa un appello di Sebastiano del Piombo, il pittore veneziano al quale l'artista fu legato da una profonda amicizia, destinata a troncarsi all'inizio dei lavori per il Giudizio universale. Appare inoltre ben motivata l'ipotesi che questo torso sia il primo abbozzo di una invenzione che Michelangelo avrebbe perfezionato in un altro disegno, più compiuto e maestoso, ora al Louvre. La richiesta di aiuto derivava dal fatto che a Sebastiano era stato commissionato da Ferrante Gonzaga un dipinto da donare a Francisco de los Cobos, segretario di Carlo V. L'opera era destinata alla cappella funeraria del segretario dell'imperatore, che si trovava nella chiesa di San Salvador a Ubeda in Andalusia. Affidata nell'estate del 1533, non era stata ancora terminata nel 1538, secondo i tempi lunghi consueti a Sebastiano. Di qui l'esasperazione del committente, che il 17 dicembre del 1537 tentò addirittura, senza esito, di affidare l'esecuzione del dipinto a Michelangelo. Sebastiano seguì il modello michelangiolesco abbastanza fedelmente, realizzando una piccola pala d'altare su lavagna, attualmente in deposito al Museo del Prado, dall'evidente relazione con la quale deriva la datazione qui accettata (1533-1535) per lo studio del torso virile. Il dipinto venne ultimato tra il 1539 e il 1540, ma giunse a destinazione soltanto molti anni dopo. Di qualche anno più tardo sembra l'altro schizzo presente nel foglio: un braccio destro di forte emergenza anatomica. Appare a questo proposito verosimile l'opinione del Tolnay; che vi riconobbe uno studio preparatorio per il braccio di uno degli angeli nella lunetta di destra del Giudizio universale. Michael Hirst suppone invece che si tratti di uno studio per un braccio della Madonna nel dipinto spagnolo. La pertinenza col Giudizio è rafforzata dal fatto che sul verso del foglio della Casa Buonarroti sono presenti altri schizzi, anche questi di grande rilievo, per la parete sistina: parere affacciato per la prima volta da Panifsky quando pubblicò questo verso, e ripreso dalla Barocchi: proprio a quanto osservato da questa studiosa si rifà il Tolnay quando afferma che i due ginocchi nella parte alta hanno attinenze col san Bartolomeo, e che il torso in posizione seduta, visto dal di dietro, è uno studio preparatorio per il nudo sopra la figura di san Biagio. Sull'autografia de volto virile in basso sono state avanzate perplessità da non pochi studiosi, in parte sfatate dalla critica più recente. La mano dell'artista è impressa però con maggior forza nel nudo che corre verso il fondo, in cui si avvertono presagi della Conversione di Paolo della Cappella Paolina
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900747251
- NUMERO D'INVENTARIO Inventario degli oggetti d'arte 69 F
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 2012
- ISCRIZIONI in alto a destra - 69 - a matita -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0