studio per una figura maschile
disegno,
ca 1531 - ca 1531
Buonarroti Michelangelo (1475/ 1564)
1475/ 1564
n.p
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta/ matita rossa
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ATTRIBUZIONI
Buonarroti Michelangelo (1475/ 1564): disegnatore
- LOCALIZZAZIONE Casa Buonarroti
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Questo disegno e un altro, pure conservato nelle raccolte della Casa Buonarroti, facevano parte in origine, come dimostrato da Paul Joannides, di un unico foglio che costituisce - come segnalò per primo Johannes Wilde - la sola testimonianza grafica superstite di un importante progetto di Michelangelo: il cartone, perduto, di un Noli me tangere, eseguito a Firenze nel 1531 e destinato ad essere tradotto immediatamente in pittura da Pontormo. Cartone e dipinto erano stati commissionati da Alfonso d'Avalos, marchese del Vasto e generale di Carlo V, per conto della zia, Vittoria Colonna, marchesa di Pescara e vedova di Francesco Ferrante d'Avalos, morto nel 1525 a Milano, in seguito a ferite riportate nella battaglia di Pavia. La scelta del tema va senza dubbio riferita alla poetessa, che aveva una speciale predilezione per la figura della Maddalena, come se in qualche misura identificasse con la redenzione del personaggio evangelico il proprio abbandono, conseguente allo stato vedovile, della vita mondana, svoltasi in buona parte nel castello di Ischia. Nello stesso anno 1531 Vittoria aveva commissionato a Tiziano, tramite il duca Federico Gonzaga, un dipinto con la Maddalena, ed era un impegno di quel periodo il sostegno alla Casa delle Convertite di Roma, destinata ad accogliere le prostitute che volevano redimersi senza prendere il velo monacale. Non meraviglia perciò trovare nei suoi scritti frequenti allusioni al personaggio evangelico. Il Noli me tangere eseguito dal Pontormo si trova in una collezione privata di Busto Arsizio; esistono alcune repliche della composizione eseguite dallo stesso artista, come quella conservata in Casa Buonarroti (da alcuni riferita anche al Bronzino), e da altri (per esempio quella, pure in Casa Buonarroti, realizzata da Battista Franco). Lo schizzo a matita rossa è un primo pensiero per la figura del Cristo, dove si notano i ripetuti tentativi di posizionare la testa: qui Michelangelo ha già messo a fuoco lo scarto del personaggio, che avanza e si ritrae insieme di fronte all'incedere della Maddalena
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900747244
- NUMERO D'INVENTARIO Inventario degli oggetti d'arte 62 F
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 2012
- ISCRIZIONI in alto a destra - 62 - a inchiostro -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0