studio per Cristo risorto

disegno, ca 1532 - ca 1534

Sul recto e sul verso sono tracciati studi per Cristo risorto

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ matita nera
  • ATTRIBUZIONI Buonarroti Michelangelo (1475/ 1564): disegnatore
  • LOCALIZZAZIONE Casa Buonarroti
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE A partire dalle prime citazioni a stampa, il disegno era sempre stato collegato alla fase ideativa del Giudizio Universale; anche nell'appendice della coeva biografia michelangiolesca di Aurelio Gotti il foglio era definito "pensiero pel Cristo giudicante" della Sistina. L'attuale lettura iconografica proposta per la prima volta da Brinkmann (1925), è stata autorevolmente illustrata da Joannes Wilde (1958), che, sciogliendo i due disegni dal supposto legame con il Giudizio, li aveva inseriti nel gruppo di studi per una Resurrezione di Cristo, tutta da datarsi al 1532-1534. Tale rilettura iconografica è stata poi confermata dalla scansione cronologica della Barocchi, la quale aveva osservato, negli ultimi studi per la Resurrezione, la presenza di alcuni elementi - come il "segno roteante nell'intreccio di spunti diversi e un chiaroscuro appenna accenato" - che nel foglio 61 F sono particolarmente visibili; al contrario, nei più tardi progetti per il Cristo del Giudizio, la figura è invece costruita con un tratto grafico più pesante, grave e tormentato. Questo dato di stile accomuna il disegno al 66 F, in cui la Barocchi legge ancora una volta un'anticipazione delle "arditezze del Giudizio", quando l'artista "accentuerà il volteggiare dei corpi, ma con andamento più grave e meno scattante". Nella parte anteriore Michelangelo ha raffigurato un Cristo imberbe, con il capo chino verso destra e il braccio sinistro sollevato. Il chiaroscuro è ottenuto con un deciso, veloce tratteggio da destra a sinistra verso il basso, che si fa leggermente più scuro nell'incavo delle ascelle, sui muscoli dell'addome e nello spazio tra la spalla e il deltoide sinistro. La resa del volume tridimensionale è costruita con pochi tratti, che fanno emergere con forza la figura dalla superficie indefinita del foglio, quasi "scavandola" con un procedimento analogo a quello scultoreo. I tratti somatici del volto sono appena accennati; lo sforzo espressivo appare, infatti, proteso, più che alla resa dell'emotività del soggetto, verso una febbrile ricerca del massimo dinamismo possibile. Se nella parte superiore, costruita con pochi, sicuri segni di matita, Michelangelo si era concentrato sulla resa volumetrica del torso, nel disegno delle gambe - dove il chiaroscuro è appena accennato - appare invece l'intima irrequietezza dell'artista, che ha tracciato con foga un gran numero di segni, calcando con decisione la matita sul foglio di carta, tornando e sovrapponendosi su quanto aveva già abbozzato. Il verso presenta un altro studio per la figura del Risorto, che, in questo caso, tiene entrambe le braccia distese orizzontalmente. A differenza del disegno del recto, l'artista si è focalizzato sulla torsione del capo e del busto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900747243
  • NUMERO D'INVENTARIO Inventario degli oggetti d'arte 61 F
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 2012
  • ISCRIZIONI in alto a destra - 61 - a inchiostro -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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