studio per la discesa di Cristo al limbo
disegno
ca 1530 - ca 1533
Buonarroti Michelangelo (1475/ 1564)
1475/ 1564
n.p
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta/ matita nera/ matita rossa
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ATTRIBUZIONI
Buonarroti Michelangelo (1475/ 1564): disegnatore
- LOCALIZZAZIONE Casa Buonarroti
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'autografia di questo disegno è stata negata da Panofsky (1927-1928) e da Dussler (1957), concordi in un'attribuzione ad Antonio Mini che oggi, anche alla luce di autorevoli parere critici, è difficile accettare. Si ritiene ormai che il foglio sia una delle più tarde testimonianze dei rapporti che intercorsero tra Michelangelo e il pittore veneziano Sebastiano del Piombo, giunto a Roma al principio del secondo decennio del Cinquecento. Michelangelo fornì infatti, e più di una volta, disegni a Sebastiano, per guidarlo nella realizzazione dei suoi dipinti; esiti di questo generoso aiuto sono, tra gli altri, la celebre Flagellazione nella Cappella Borgherini di San Pietro in Montorio a Roma e la Resurrezione di Lazzaro, conservata alla National Gallery di Londra. Di questo drammatico schizzo michelangiolesco per un Cristo al Limbo sembra che Sebastiano facesse tesoro per una sua opera con il medesimo soggetto, realizzata al principio degli anni trenta e attualmente esposta al Museo del Prado. Se si accetta questa ipotesi, avanzata da Thode e da Golscheider e ripresa più recentemente da Hirst, la datazione del disegno non può collocarsi molto al di là dell'inizio degli anni trenta, quando si spezzò la lunga amicizia di Michelangelo con Sebastiano. Come racconta Vasari nella Vita de pittore veneziano: "Avendosi a dipigner la faccia della Cappella del Papa [cioè la parete di fondo della Cappella Sistina, dove sarebbe stato dipinto il Giudizio finale] [...] fu fra loro alquanto di sdegno, avendo persuaso fra' Sebastiano al papa che la facesse fare a Michelagnolo a olio, là dove egli non voleva farla se non a fresco", giudicando "il colorire a olio arte da donna e da persone agiate et infingarde come fra' Bastiano". Dati documentari prodotti tra gli altri da Paola Barocchi confermano la veridicità di questo contrasto e del suo prolungamento quasi fino alla morte del frate. La studiosa contesta però la legittimità del raffronto, sottolineando che la figura del Cristo appare ribaltata nel dipinto del Prado
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900747217
- NUMERO D'INVENTARIO Inventario degli oggetti d'arte 35 F
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 2012
- ISCRIZIONI in alto a destra - 35 - numeri arabi - a inchiostro -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0