plastron - manifattura di Bruxelles (primo quarto sec. XX)

plastron, 1900 - 1924

Plastron per abito femminile in filato di lino lavorato ad ago e fuselli detto Melangée, lavoro a fuselli eseguito a punto tela, fondo con barrette semplici festonate (picot), fili di lavorazione raccolti ad un'estremità per creare un bordo in rilievo. Lavoro ad ago eseguito a punto tela, punto passato, occhiello, rete ad ago semplice.L'esemplare è costituito di due ampie strisce di merletto, delle stesse dimensioni, che al punto vita si dividono. Nella parte superiore gira leggermente verso il collo, mentre in corrispondenza del punto vita il plastron si apre in due finali tagliati ad angolo retto, uno rivolto a destra e l'altro a sinistra. Il motivo decorativo del merletto è costituito da fiori, lunghe foglie lanceolate, uniti tra di loro da un fondo a barrette, disposti a seguire l'andamento verticale della pettorina. Ad interrompere il loro percorso cornici circolari con fondi a rete e grandi inflorescenze, traforate al centro. Un'altra cornice sagomata è disposta al centro a segnare il punto di divisioni dei due finali

  • OGGETTO plastron
  • MISURE Lunghezza: 57 cm
    Larghezza: 8.5 cm
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Di Bruxelles
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Davanzati
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Davanzati
  • INDIRIZZO Via Porta Rossa, 13, 15, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Per Plastron (pettorina) si intende una decorazione dell'abito femminile di moda agli inizi del XX secolo e derivata dai davanti d'abito settecenteschi. Infatti si tratta di grandi decorazioni da applicare sul davanti a rifinire una scollatura, ma anche a movimentare un abito privo di aperture, come in questo caso, dove il suo allungarsi verso il punto di vita esporrebbe ad una eccessiva visibilità. E' eseguito in merletto melangèe, che combina cioè parti ad ago derivate dal Point de Gaze e parti a fuselli tipiche delle contemporanee Duchesse. Ambedue queste lavorazioni documentano il rinnovamento ottocentesco delle lavorazioni belghe, che vogliono liberarsi da una diffusa produzione ispirata alle illustre tradizione. In un'epoca di continue innovazioni tecnologiche in grado di immettere sul mercato ogni genere di imitazione, viene inventato alla metà dell'Ottocento il Point de Gaze si distingue per un fondo ad ago assai fine creato dalla torsione di soli due fili su cui venivano applicati motivi floreali molto naturalistici, talvolta lavorati con doppio o triplo strato di petali, parzialmente sollevati a creare un effetto tridimensionale. Contemporaneamente nasce, con la lavorazione a fuselli, la tipologia Duchesse, così chiamata in onore di Marie Henriette duchessa di Brabante, costituito da fiori, foglie lavorate separatamente e uniti tramite barrette di congiungimento. Il gusto naturalistico ottocentesco, caratteristico di queste tipologie, rimane costante anche nella produzione novecentesca
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900747168
  • NUMERO D'INVENTARIO Stoffe 11896
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo di Palazzo Davanzati
  • ENTE SCHEDATORE I Musei del Bargello - Museo di Palazzo Davanzati
  • DATA DI COMPILAZIONE 2012
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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