copriletto - manifattura di Cantù (fine/ inizio secc. XIX/ XX)
Filato misto di lino e di cotone, fodera di taffettà marrone, sostituita con una più moderna giallo oro; lavoro a fuselli a pezzi separati eseguito a nastri a punto tela, con fondo a barrette doppie a trecciole arricchite da festone, decori ad armellette a punto stuoia, rifinitura a punte triangolari a fuselli; nastro disegna il motivo di un tralcio sinuoso che si piega su se stesso senza interrompersi mai, coprendo l'intera superficie. L'unione tra le varie parti del disegno avviene attraverso barrette lavorate a trecciole e decorate da picots disposti con regolarità.In alternanza al nastro a punto tela, consistente grazie all'utilizzo di un filato grosso, sono lavorate reti di fondo a maglie quadrate, ad armellette, usate per raggiungere un effetto più leggero e trasparente e per riempire le parti lasciate vuote dal percorso del nastro nel suo creare foglie e fiori. Il nastro a punto tela è talvolta traforato grazie a grandi aperture rotondeggianti, ottenute nel corso della lavorazione, con una simile ricerca di trasparenza. L'effetto finale è di un motivo vegetale continuo dove è ben equilibrata la disposizione di parti vuote e parti piene. Il pesante merletto è appuntato su una fodera di seta gialla per essere usato come copriletto ed è rifinito da punte triangolari
- OGGETTO copriletto
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MISURE
Lunghezza: 240 cm
Larghezza: 260 cm
- AMBITO CULTURALE Manifattura Di Cantù
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Davanzati
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Davanzati
- INDIRIZZO Via Porta Rossa, 13, 15, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'esemplare riprende una delle tipologie seicentesche dei merletti a fuselli della Manifattura di Milano, quella caratterizzata proprio da questo disegno, ormai lontano dalla prima produzione cinquecentesca a fuselli a base geometrica, e ispirato piuttosto ai merletti ad ago che contemporaneamente venivano prodotti a Venezia. La produzione a fuselli seicentesca si distingueva tuttavia per un filato di media leggerezza, per la sinuosità del disegno reso trasparente e prezioso da molteplici e variati trafori. La riproduzione ottocentesca del merletto di Milano, nelle sue varie accezioni, era caratteristica, dei centri di lavorazione a fuselli del Nord Italia, in particolare di Cantù (M.L.Rizzini, Le collezioni tessili dei Musei Civici di Como:Merletti e Ricami dal XVI al XIX secolo, Como 1996, nn.137-138). Merletti ispirati alla antica produzione milanese potevano provenire, anche da altri centri di lavorazione quali quelli della Costa Ligure o di Fagagna, mantenendo l'impostazione decorativa ma inserendo varianti nella consistenza del filato e nell'esecuzione tecnica dei fondi. Anche in questo caso il nastro appare interrotto solo da qualche foro, mentre nella produzione seicentesca le trasparenze create in corso di lavorazioni erano parte integrante di questa tipologia
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900745995
- NUMERO D'INVENTARIO Stoffe 12065
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo di Palazzo Davanzati
- ENTE SCHEDATORE I Musei del Bargello - Museo di Palazzo Davanzati
- DATA DI COMPILAZIONE 2012
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0