Lavoro ad ago in filato di lino con fondo a rete tortillé, parti di rete mignon, decoro creato attraverso un cordoncino su crine di cavallo ricamato a punto occhiello e fatto passare tra le maglie esagonali, parti interne create con piccoli cerchi festonati. Lo stesso cordoncino profila gli orli della cuffia. La cuffia è creata con una rete a maglie esagonali ed è divisa in tre strisce, separate tra loro da un bordo ondulato dove si alternano piccole corolle floreali, alternativamente rivolte verso destra e verso sinistra. La Striscia centrale è decorata da due bouquets, con fiori che si distinguono per l'utilizzo di reti differenziate. Sono disposti ad andamento verticale in posizione opposta,ambedue rivolti verso un motivo posto al centro di una successione ellissoidale di piccoli anellini intorno ad una corolla centrale. Nei laterali della cuffia sono ripetuti,uno per parte, gli stessi bouquets : La rete di fondo è disseminata in modo regolare di piccoli anellini. Il bordo usato per dividere la cuffia in tre parti è usato anche lungo l'orlo
- OGGETTO cuffia
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MATERIA E TECNICA
filo di lino/ merletto ad ago
- AMBITO CULTURALE Manifattura Di Alençon
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Davanzati
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Davanzati
- INDIRIZZO Via Porta Rossa, 13, 15, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Documenta una produzione di Alençon fatta in modo semplificato con un'esecuzione più veloce su un fondo non ripassato : infatti i disegni sono realizzati con l'uso di cordonetti filiformi a punto occhiello senza i picots, presenti talvolta negli esemplari migliori,sostenuti internamente da un crine di cavallo per dargli rigidità e meglio adattarlo al motivo da eseguire. Questo accorgimento tecnico, già documentato verso la metà del XVIII secolo, era stato al tempo criticato nel Dictionnaire du Citoyen del 1761 perché irrigidiva l'effetto d'insieme (S.Levey, Lace. A History, 1983, p.54). L'impostazione stilistica è ispirata al gusto Luigi XVI e accolta anche nei primi anni del XIX secolo, con la presenza di motivi molto stilizzati che lasciano ampio spazio alla rete di fondo. L'ispirazione ai piccoli decori di moda tra il Luigi XVI e il I Impero, sarà riproposta per decenni negli esemplari di migliore qualità come nella produzione più corrente e sarà caratteristica anche delle imitazioni meccaniche, la prima delle quali apparve nel 1879
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900745981
- NUMERO D'INVENTARIO Tessuti antichi 1417
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 2011
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2017
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0