merletto - manifattura inglese (fine/ inizio secc. XIX/ XX)

merletto, 1890-1910

Tulle meccanico con maglie esagonali semplicemente ritorte in filato di cotone ecrù che permette lavoro di ricamo o applicazione: supporto cartaceosu

  • OGGETTO merletto
  • MATERIA E TECNICA CARTA
    cotone/ tulle
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Inglese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Davanzati
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Davanzati già Davizzi
  • INDIRIZZO Via Porta rossa, 13, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Questo materiale era molto usato, una volta ricamato a mano o con applicazioni, per accessori femminili e anche infantili. Le macchine per produrlo erano generalmente definite 'Bobbinet' dal nome del prodotto finito,e derivavano dalla invenzione fatta da John Heathcoat nel 1808 che produceva un fondo molto simile a quello a fuselli, derivato dalla torsione di due fili come questo. L'idea derivava dall'aver posizionato una serie di spolette ad arco poste in verticale sul davanti della macchina, ispirate alla posizione dei fuselli sul cuscino, dove i fili passano da una superiore ad una inferiore.(S. A. Mason, p. 20). Nel 1818 Heathcoat installa a Parigi macchine a vapore per produrre i fondi a rete, altre saranno impiantate a Douai e a Calais. Originariamente piuttosto complicate e in grado di fare piccole strisce di materiale, subiscono una serie di trasformazioni significative, quali, nel 1837, quella di applicare il sistema Jacquard. Nel 1851 Heathcoat aveva a Tiverton non meno di 300 macchine che, andando a vapore invece che ad acqua come le prime, avevano aumentato la velocità e nel 1862 erano in grado di produrre in breve tempo 30.000 maglie di net in seta e in cotone. Il materiale diffusissimo assunse il generico nome francese di Tulle, dal nome di una piccola città produttrice non lontana da Limoges che era stata in grado di produrre, fin dal 1768, il fondo leggero e trasparente, che già indossava Maria Antonietta. Se le maglie di questo fondo meccanico inizialmentte derivavano dalla torsione di due fili, durante la prima metà del secolo XIX la sfida di molti macchinari si concentrò, con alterne fortune, sulla possibilità di produrre altri tipi di maglie derivate dalla torsione di tre e quattro fili : nel 1830 al primo fondo esagonale si affiancò quello a forma di diamante. Fino dagli anni '30 del XIX secolo il più sostanziale utilizzo di questo materiale fu rappresentato dal ricamo a mano o con ago meccanico o dalle applicazione di motivi, l'invenzione fu tuttavia fondamentale per le successive macchine, impostate sulla tecnologia dell' Old Loughborough, dal nome della prima manifattura di Haethcoat, ma semplificate nei movimenti
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900745953
  • NUMERO D'INVENTARIO Tessuti antichi 5021
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 2011
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2017
  • ISCRIZIONI in alto a sinistra - 50 - corsivo - a penna -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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