resurrezione di Lazzaro
Il dipinto rappresenta il celebre miracolo di Cristo: la resurrezione di Lazzaro. La scena, con sviluppo orizzontale, è divisa in due parti distinte unite da un'architettura fantastica con rovine romane sullo sfondo e da due figure vestite di bianco identificabili con i "fossori" ovvero gli uomini preposti alla sepoltura dei morti. Sulla sinistra una folla di persone che assiste al miracolo: una donna con un bambino in braccio, un fariseo (riconoscibile dal tipico cappello), un'anziana e un giovane con il cane. A destra Gesù davanti a Lazzaro, raffigurato con un incarnato bianco e ancora avvolto con le bende in cui era stato deposto nel sepolcro, seduto accanto alla sorella Maria. Alle sue spalle compare l'altra sorella Marta raffigurata in piedi con un fazzoletto sul naso. Accanto a Gesù è riconoscibile San Pietro mentre intorno compaiono altri personaggi con il turbante
- OGGETTO dipinto
-
MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
-
ATTRIBUZIONI
Caliari Paolo Detto Paolo Veronese (attribuito)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo della Villa Medicea di Poggio a Caiano
- LOCALIZZAZIONE Villa medicea di Poggio a Caiano
- INDIRIZZO Piazzetta de' Medici, 16, Poggio a Caiano (PO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Non si conoscono le vicissitudini storiche nè la committenza di questo dipinto. Nel 1919 risulta esposto alla Provincia di Pistoia. Sappiamo che entrò a far parte della collezione della villa nel 1953 e che proveniva dalla Galleria degli Uffizi. La presenza a Poggio a Caiano è documentata anche da una fotografia scattata negli anni Sessanta oggi conservata al Gabinetto Fotografico della Soprintendenza. Per molti anni è stato conservato nei depositi della villa e solamente dopo il restauro del 2007 fu collocato nell'ambiente antistante l'appartamento di Bianca Cappello. L'attribuzione a Paolo Veronese si basa su elementi puramenti stilistici e tecnici. Il restauro effettuato nel 2007 ha evidenziato che la tela utilizzata, spinata con armatura diagonale particolarmente robusta e allo stesso tempo elastica, era molto usata dagli artisti verso la metà del Cinquecento soprattutto a Venezia. Inoltre essendo il dipinto formato dalla giunzione di tele di diverse dimensioni e montata su un telaio ligneo ricorda i tipici teleri veneti che venivano usati per decorare vaste superfici garantendo, per le loro caratteristiche tecniche rispetto ai dipinti su tavola, una maggiore leggerezza e di conseguenza una maggiore facilità di spostamento nonostante le dimensioni. L'opera pur raffigurando una scena religiosa si presenta come una grande scenografia teatrale caratterizzata da contrasti tra luci e ombre, lumeggiature, colori decisi e brillanti: elementi propri dell'arte veneta
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900741574
- NUMERO D'INVENTARIO Inv. 1890, 540
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Villa Medicea di Poggio a Caiano e Museo della Natura Morta
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 2015
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0