statua, coppia di Passaglia Augusto (attribuito) (inizio XX)

statua, ca 1918 - ca 1918

Angeli in volo a grandezza naturale raffigurati con le ali spiegate e il panneggio svolazzante destinati a sorreggere in occasione delle festività legate alla santa croce le chiavi e lo scettro. I due angeli, rivolti verso la statua del volto santo, sono disposti simmetricamente in corrispondenza del nimbo del volto santo e sono sorretti da un braccio metallico affisso sulla superficie che funge da sfondo alla statua del Volto Santo

  • OGGETTO statua
  • MATERIA E TECNICA argento/ sbalzo
  • ATTRIBUZIONI Passaglia Augusto (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa Cattedrale di San Martino
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Secondo il periodico diocesano “Esare” del 4 maggio 1919, i due angeli in bronzo, tuttora esistenti, andarono a sostituire altri due in legno argentato, giudicati del tutto indecenti. I due angeli furono disegnati e modellati da Augusto Passaglia, il quale non potè fonderli in quanto morì proprio in quell’anno. Rammentiamo che allo stesso Passaglia sono attribuiti i disegni della lampada del Volto Santo, eseguita dall’orafo Tenucci, probabilmente su esplicita richiesta della committenza. Così come riferisce l’articolo i due angeli, pur ispirandosi a motivi locali, non raggiungono la bellezza degli angeli civitaliani; sempre a differenze dei due angeli della cappella del Sacramento, essi non sono raffigurati adoranti, ma nell’atto di consegnare al Volto Santo lo scettro e le chiavi della città. La notizia risulta poi confermata dal Barsotti (1923), il quale giudica i due angioletti grossi e sproporzionati. La prima testimonianza documentaria di cui disponiamo che ci attesta l’esistenza di un progetto relativo a “putti volanti” risale al 27 novembre 1852 e riguarda appunto la fusione dei putti immaginati dal Casali per affiancare la statua del Volto Santo e porgergli lo scettro e le chiavi della città (ACL, Congregazione…, Cassetta A “Voto della Commissione…”). Il tema degli angioletti compare in un progetto di riallestimento e di risistemazione dell’intera cappella del 30 marzo 1853 ad opera dei pittori Pardini, Onestini e Landucci. (Fotografia (1853 mar. 30 a – c) ACL, Congregazione…, Cassetta A, “ Fogli diversi risguardanti…”). Poiché si riteneva che i fondi investiti per l’impresa fossero insufficienti, si chiese una perizia più dettagliata in merito ai due serafini, alla raggiera e alla collocazione dei voti. Fu istituita una commissione di valutazione formata dal pittore Raffaele Giovannetti, dall’architetto Giuseppe Pardini e da Michele Ridolfi. La commissione chiese che i due angioletti fossero a grandezza naturale di un bambino di 10- 12 anni e che guardassero ai due angeli civitaliani della cappella del Sacramento. Si chiese dunque di realizzare i modelli che furono visionati in data 21 dicembre 1853: essi furono lodati in quanto molto più vicini al modello; solo tre anni più tardi, quando ormai le due statue erano state collocate a sostenere lo scettro e le chiavi, esse furono giudicate poco convenienti alla eleganza della cappella, tanto da far ipotizzare la loro rimozione. (1856, 24 settembre). ACL, Congregazione…Cassetta A “Fogli risguardanti la Congregazione…”. Nulla sappiamo di questi angioletti, che probabilmente costituirono un modello per quelli realizzati dal Passaglia
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900722274
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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