San Giorgio uccide il drago

dipinto, 1863 - 1863

n.p

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Franchi Alessandro (1838/ 1914): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Prato (PO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto fu commissionato dal provveditore dello Spedale Giovanni Martini (collezione Martini) per la piccola chiesa di S. Giorgio, da lui riaperta al culto. Fino al 1915 la tela rimase sull'altare, poi fu tolta per essere portata successivamente nella collocazione attuale, il Palazzo degli Spedalinghi. Il bozzetto preparatorio si conserva nel Museo Civico di Prato (inv. 441), oltre a vari studi delle due figure, ed appare molto vicino alla redazione finale, con rimandi e citazioni raffaellesche che dimostrano l'interesse del Franchi per la grande tradizione rinascimentale (cat.mostra, 'Disegni restaurati', 1976). Questa opera, del periodo giovanile, valse al franchi la nomina di insegnante di figura presso l'Istituto d'Arte di Siena, con l'appoggio del maestro Luigi Mussini. Gaetano Guasti scriveva sulla "Nazione" del 12 aprile 1863: " Il cavaliere avv. Giovanni Martini, volendo ornare di un quadro la piccola chiesa di San Giorgio in Prato, da lui riaperta al pubblico culto, ne fece allogazione al concittadino Alessandro Franchi, il quale aveva già dato prove del suo buonissimo ingegno". Secondo il Del Bravo (cat.mostra, 'Disegni restaurati', 1976) l'opera "appare ancora strettamente legata all'insegnamento del Mussini, così nei disegni come nella redazione finale e non mancò di suscitare le polmiche che a quel tempo dividevano la critica nei confronti del Purismo". Gaetano Guasti che nel Purismo credeva scrisse in questa occasione: "non credo che alcuno vorrà accusarmi di troppa predilezione verso il Franchi, imperocchè tal lode ridonda in molta parte a quella Scuola diretta dal professor Luigi Mussini, il cui nome ha oggimai fatto tacere l'invidia. Così passò sotto silenzio le insensate critiche, che da alcuni poco benevoli a quella Scuola sono state fatte contro il dipinto del Franchi, così mi dispenso dal notare quei piccoli difetti che in mezzo a tanti pregi sfuggirebbero forse anche all'occhio più esercitato di un maestro provetto". Il dipinto è rientrato nell'ospedale nel gennaio del 2008, dopo che era stato esposto ad una mostra a Siena. La cornica a 'cassetta' a fascia liscia e dorata a mecca, è della metà del XX secolo, simile a quella del dipinto della 'morte di S. Giuseppe' (scheda OA 09/ 00693298), precedentemente la cornice era un listello semplice dorato
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900693311
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 2010
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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