veduta di città

formella, 1485/ 1486

La panca che occupa la seconda e la terza campata della navatella laterale meridionale presenta, nella spalliera, due formelle intarsiate di identiche dimensioni. In una è rappresentato un gruppo di quattro edifici, dei quali quello in primo piano caratterizzato da una grande arcata aperta; nella seconda troviamo in primo piano un grande pozzo ottagonale, dietro al quale, al di là di alcuni edifici in prospettiva, si scorge in lontananza una città turrita racchiusa da mura

  • OGGETTO formella
  • MATERIA E TECNICA legno/ intarsio
  • ATTRIBUZIONI Canozzi Cristoforo Detto Cristoforo Da Lendinara (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Pisa (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Del tutto trascurate dalla storiografia antica, le due tarsie sono state recentemente riproposte come opere pertinenti all'attività pisana di Cristoforo da Lendinara (NOVELLO 1982, pp. 195-198; FERRETTI 1982, fig. 516; NOVELLO, TONGIORGI TOMASI 1986, p.144; BAGATIN 1987, p. 164). La matrice lendinaresca delle due tarsie è abbastanza evidente; a Cristoforo riconducono, tra le altre cose, sia l'estrema semplificazione delle forme degli edifici, dalla cui definizione viene eliminato qualsiasi elemento che possa turbarne la percezione in termini di puro volume, sia la tecnica esecutiva che traduce nel legno i piani prospettici senza sottolineare in modo autonomo i profili della figurazione, come invece accade nella tradizione fiorentina. Il motivo dell'arco diviso in tasselli di diversi colori si riscontra più volte nella produzione lendinaresca, e la città turrita che appare nello sfondo di una delle figurazioni sembra una riduzione in scala delle più sviluppate città delle contemporanee creazioni lucchesi di Cristoforo (cfr. BARACCHINI, CALECA 1973, pp. 48, 152, tavv. 682-686). L'elemento di maggior risalto è comunque lo stupendo pozzo ottagonale dai fianchi virtuosisticamente sfaccettati a rombi, per la somiglianza con l'analoga figurazione disegnata da Piero della Francesca a illustrazione del suo De prospettiva pingendi (ed. NICCO FASOLA 1942, tav. XIV, fig. XXXVII). Una volta accertata la pertinenza lendinaresca delle tarsie, non è però possibile precisare se queste provengono dalla sedia di "prova" eseguita nel 1485-1486 o da ulteriori eventuali opere realizzate da Cristoforo per il Duomo di Pisa
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900665692-6
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Opera Primaziale Pisana
  • DATA DI COMPILAZIONE 1995
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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