arti liberali

formella, 1470 - 1474
Francione (bottega)
1428/ 1495

Sei tarsie lignee, tutte di dimensioni simili, rappresentanti le Arti Liberali. Le figure sono presentate sedute su panche con spalliere ricoperte da tendaggi dal disegno assai elaborato; dietro le spalliere si intravedono le cime degli alberi di un giardino retrostante che si stagliano contro il cielo. La presentazione e l'ambientazione sono simili per tutte queste immagini

  • OGGETTO formella
  • MATERIA E TECNICA legno/ intarsio
  • ATTRIBUZIONI Francione (bottega)
  • LOCALIZZAZIONE Pisa (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Seguendo l'iconografia rinascimentale più diffusa le Arti sono raffigurate come giovani donne col capo coronato da un nimbo a sette od otto lati (diverso da quello in genere riservato ai santi), accompagnate dagli attributi consueti che ne permettono l'identificazione. La serie pervenuta comprende la Grammatica (la mano destra appoggiata su una porta merlata, la mano sinistra sul capo di un bambino inginocchiato), la Geometria (misura con un compasso alcune figure geometriche disegnate su una tavoletta che tiene in grembo), l'Astronomia (capo e braccio destro rivolti al cielo, nella mano sinistra una sfera armillare), la Retorica (nella mano destra un ramo d'ulivo, nella sinistra, appoggiata a un libro, uno scorpione), la Musica (suona un organo portativo), l'Aritmetica (mano destra alzata per contare, nella sinistra una tavoletta con numeri); è andata perduta una settima tarsia con la rappresentazione della Dialettica. In origine le tarsie dovevano presentarsi una accanto all'altra nella spalliera di una grande panca, divise da pilastri o colonne (intagliati o a intarsio), in modo da dare l'impressione della continuità della scena dietro l'inquadramento architettonico. Nessun documento originale quattrocentesco cita espressamente queste tarsie; sappiamo solo che, nel dicembre 1612, qualche anno dopo l'incendio del Duomo, Girolamo Innocenti veniva pagato "per aver disfato un pezzo di panca di noce, dove era le sette arte liberale, e portatola nel magazzino" (SUPINO 1893 a, p. 173). Si deve a Supino (1893 a, pp. 175-176) l'ipotesi che queste tarsie, per il tema trattato, per il loro alto numero, per la datazione ricavabile dall'esame dello stile e dell'iconografia, facessero parte in origine dell'importante sedia per i Priori di Pisa, eseguita da Francesco di Giovanni detto il Francione tra il 1470 e il 1474 (TANFANI CENTOFANTI 1897, pp. 199-200). Si tratta di un'attribuzione che non è del tutto condivisa dalla storiografia (cfr. FERRETTI 1982, p. 521), soprattutto per le notevoli differenze esecutive riscontrabili con le pochissime opere certe del Francione (in sostanza, solo il Dante intarsiato in una delle porte di Palazzo Vecchio: FERRETTI 1982, p. 521) e con le Virtù pisane dei Pontelli, allievi del Francione stesso. Principale elemento di sostegno a favore del riferimento al manufatto eseguito dal Francione rimane l'esame dello stile pittorico delle figure femminili. Il pittore che ha fornito i cartoni per le figure appare chiaramente di cultura fiorentina, assai vicino a Cosimo Rosselli e al Baldovinetti; da quest'ultimo artista sono ripresi sia il motivo della spalliera e del drappo che chiudono lo spazio, sia l'impostazione generale delle figure e dei panneggi; stringenti appaiono i legami con l'Annunciata e i Santi seduti realizzati dal pittore nella Cappella del Cardinale di Portogallo nella chiesa fiorentina di San Miniato al Monte tra il 1467 e il 1473; appare probabile che proprio dalla bottega del Baldovinetti (che aveva lavorato a Pisa, per il Duomo, contemporaneamente al Francione) siano usciti i cartoni per le Arti, a una data intorno al 1470 o poco dopo. Nel periodo considerato i documenti dell'Opera (conservati per intero) registrano un'unica commissione per la quale è possibile pensare a una decorazione così vasta, la sedia del Francione
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900665692-5
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Opera Primaziale Pisana
  • DATA DI COMPILAZIONE 1995
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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