La colonna liscia in porfido poggia su un basso zoccolo marmoreo con testine e festoni. La base, anch'essa in marmo bianco, è ornata da un giro di fogliami e di scanalature

  • OGGETTO colonna
  • MATERIA E TECNICA MARMO BIANCO
  • AMBITO CULTURALE Bottega Italiana
  • LOCALIZZAZIONE Pisa (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La colonna è menzionata per la prima volta nell'Inventario dell'Opera del 1683, in sostituzione di un'altra colonna intera consegnata alla chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri per il nuovo altare maggiore che il Foggini vi andava realizzando (LANKHEIT 1962, pp. 99-102). La colonna, unita al capitello intagliato dallo stesso Foggini, in un primo tempo venne impiegata come supporto del grande candelabro bronzeo seicentesco, oggi nel Museo dell'Opera del Duomo (1976); quindi come appoggio del vaso-reliquiario anch'esso in porfido, portato a Pisa durante la prima Crociata. La base della colonna è simile al basamento dell'altra colonna di porfido posta nel presbiterio (40001494), entrambe realizzate sul modello della base romana di una colonna posta nella Sacrestia dei Cappellani (1595)
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900665675-0
  • ENTE SCHEDATORE Opera Primaziale Pisana
  • DATA DI COMPILAZIONE 1995
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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