assunzione della Madonna
dipinto
1627 - 1633
Riminaldi Orazio (1593/ 1630)
1593/ 1630
Riminaldi Girolamo (1601/ Post 1654)
1601/ post 1654
Personaggi: Madonna; Gesù Cristo; S. Giovanni Battista; S. Pietro; S. Caterina d'Alessandria; S. Ranieri; S. Torpè; S. Bona; S. Ubaldesca; Santa Chiara Gambacorti; Beato Domenico Vernagalli. Figure: angeli
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
intonaco/ pittura a fresco
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ATTRIBUZIONI
Riminaldi Orazio (1593/ 1630)
Riminaldi Girolamo (1601/ Post 1654)
- LOCALIZZAZIONE Pisa (PI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera, rimasta incompleta per la morte di Orazio avvenuta il 10 dicembre del 1627, fu terminata dal fratello Girolamo che vi lavorò dal settembre 1631 al gennaio 1633. Secondo la Guidi, il "suo intervento va valutato in misura dei pagamenti che corrispondono a circa un quinto della spesa totale". L'osservazione trova conferma nelle parole con le quali l'Operaio Curzio Ceuli riferisce a Girolamo l'esecuzione delle "arme, el fregio et cornicione" (da un "Ricordo" pubblicato in TANFANI CENTOFANTI 1897, pp. 408-409), cioè delle "parti più strettamente decorative". La Gregori nota che l'assimilazione degli esempi romani del Lanfranchi connotano come barocca e moderna la cupola pisana. Ciardi invece nota una derivazione con la cupola del Cigoli di S. M. Maggiore a Roma (struttura a ferro di cavallo, ricchezza dei volti). Quindi il Riminaldi, un pittore di formazione naturalistica e manfrediana, acquista con l'esempio del Cigoli lo stile dell'area bolognese-emiliana (Annibale Carracci, Domenichino, Reni). La Gregori sottolinea inoltre rimandi alla "L'adorazione della Croce" di Vouet a Roma in S. Pietro soprattutto nelle figure degli angeli che sorreggono la Vergine. La studiosa afferma pure che nella cupola pisana Riminaldi combina gusto per il contrasto luminoso e sfumature morbide nella resa dei corpi con le quali ottiene la resa della mobilità atmosferica. Nel "Mosè e il serpente di bronzo" (1555) dipinto per la tribuna del duomo pisano Riminaldi invece non era riuscito a risolvere il rapporto tra il contrasto chiaroscurale dei primi piani e lo sfondo chiarissimo. Nel precedente "La vestizione di S. Bona" (Pisa, San Martino) Riminaldi era riuscito a riunire figure e ambiente, prefigurando già le soluzioni della cupola
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900665655
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
- ENTE SCHEDATORE Opera Primaziale Pisana
- DATA DI COMPILAZIONE 1995
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0